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02 febbraio 2017 delle ore 17:10
Biennale Arte 2017. L'Islanda "magica" schiera
due troll per creare il padiglione, invitati
dall'artista Egill Sæbjörnsson
Ūgh e Bõögâr, secondo le leggende, sono
due troll islandesi. Sono alti 36 metri e amano
mangiare gli umani, si nascondono dietro gli
edifici e si trasformano in nuove cose. Sono
feroci e basta? O hanno anche un lato nascosto
più dolce? Dopo l'incontro con l'artista Egill
Sæbjörnsson (1973) i trolls hanno iniziato a
notare che gli esseri umani sanno cose che loro
non conoscono. Questo li ha resi curiosi, e così
hanno cominciato a imparare da lui la passione
dell'arte, e la voglia di viaggiare. Ūgh e
Bõögâr sono forze, entità, fenomeni della
natura. Nessuno sa da dove vengono, quanti
anni hanno, e nemmeno come sono entrati nella
vita di Sæbjörnsson. Ma in occasione della
Biennale, entreranno anche nella vostra. Vi
sembra assurdo? Beh, il titolo del progetto vi
darà ragione: "Out of control in Venice", sotto
la curatela di Stefanie Böttcher, Direttore della
Kunsthalle di Mainz. Un'esposizione ampliata
anche in città, intorno a domande come "Chi ha
il controllo?", "Che guida le nostre azioni, le
nostre conoscenze, i nostri pensieri, anche i
nostri poteri di immaginazione?", "Chi sta
sfruttando chi o che cosa?". La risposta, si
promette, sarà grazie al lavoro dei trolls,
riempiendo gli oggetti dormienti di nuova vita:
animazioni, proiezioni di luce e suoni, dando a
loro voce e possibilità di essere ascoltati,
diventando personaggi vivi. E sfidando le
gerarchie. Pronti o meno per l'ingresso del
soprannaturale nel contemporaneo, questo è
quanto. E se volete saperne di più...cliccate qui.
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