Fino al 12.II.2017SequelaEx Chiesa di San Mattia

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02 febbraio 2017 delle ore 02:10
Fino al 12.II.2017
Sequela
Ex Chiesa di San Mattia, Bologna
Una mostra raffinata e ricca di suggestioni che
resta aperta fino al 12 febbraio. È "Sequela",
ospitata nella suggestiva cornice dell’ex chiesa
di San Mattia (via Sant’Isaia 14a, Bologna),
promossa dal Polo Museale dell’Emilia
Romagna e dalla Nuova Galleria Morone di
Milano. A cura di Leonardo Regano,
l’esposizione promuove un’indagine laica
intorno al tema della fede e della spiritualità a
partire dalle considerazioni del teologo tedesco
D. Bonhöffer. Un’analisi per immagini
attraverso le suggestioni evocate da 16 artisti in
un nucleo di opere che dialoga idealmente con
lo spazio ospitante. L’apertura della mostra è
affidata al dittico fotografico di Fausta Squatriti
in una simbologia della Passione sinteticamente
presentata e riproposta anche da altri artisti. C’è
la croce costruita con centinaia di indirizzi
internet di Daniela Comani, la lacerazione del
corpo resa attraverso l’aggressione del foglio di
Mariella Bettineschi, i ricchi tessuti broccati di
Elizabeth Aro (Red River), le serpi nell’alcova
di Letizia Cariello. Trova posto anche la grande
croce centrale Quasi un paesaggio di Elisabeth
Sherffig, su cui sono ricamati i profili delle case
di pescatori andalusi.
Bologna Orari: da giovedì a domenica dalle
16.00 alle 20.00
 Info: 0514209406,
[email protected] www.polomusealeemiliaromagna.it
Il tema della natura si declina come simbolo
spirituale nelle foglie di ginkgo di Davide
Benati, nell’albero della vita di Giulia
Dall’Olio, nella spiga di grano di Maria Lai e
nel notturno stellato di Gencay Kasapçi. Nel
video di Bill Viola, The Innocents (2007, della
serie Transfigurations) è possibile invece
rintracciare una mistica dell’ascensione, di rara
bellezza. Il video sembra in dialogo virtuale con
Capillari del giovane scultore milanese
Francesco Diluca. Sono le tre grandi
installazioni di Julia Krahn, Mutter auf der
flucht, sull’inconsolabilità del dolore della
Madre, Khmer di Maria Cristina Carlini,
omaggio alle architetture cambogiane dell’Angor
Vat e il Polittico – Bambino di Letizia Cariello
in ricordo dell’olocausto a riunire tre grandi
religioni sull’altare maggiore. Doveroso il tema
della Vanitas con Domenico Grenci, filo
conduttore nella spiritualità dell’arte. Ma è la
Cantica di Maurizio Osti a chiudere idealmente
il percorso. Tre grandi libri cuciti - la Genesi,
l’Esodo e l’Apocalisse - a richiamare un
racconto del sacro che chiude con coerenza
Paola Pluchino mostra visitata il 28 gennaio
Dal 28 gennaio al 12 febbraio 2017 Sequela Ex
Chiesa di San Mattia, via Sant’Isaia 14a,
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