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Comunicato stampa
Università e aziende insieme per la diagnosi del tumore al polmone
Un consorzio europeo di ricercatori e tecnici al lavoro per sviluppare un kit
diagnostico innovativo. Il progetto Mirna Diseasy, finanziato nell’ambito del
programma Horizon 2020, è coordinato dall’azienda trentina Optoi. L’Ateneo di
Trento partecipa con un laboratorio del Cibio all’identificazione dei microRNA
utilizzabili come biomarcatori e al miglioramento della loro misurazione
Trento, 3 febbraio 2017 – Sviluppare un kit per diagnosticare in modo
innovativo il tumore al polmone fin dalle fasi iniziali. Questo l’obiettivo di un gruppo di
università e di aziende impegnate nel progetto miRNA-DisEASY. L’Università di
Trento partecipa al consorzio – che è coordinato da Optoelettronica Italia srl (Optoi),
impresa trentina specializzata in sensoristica ottica e tecnologie microelettroniche –
con il Laboratorio di RNA Biology and Biotechnology del Centro di Biologia Integrata
(Cibio). Nell’ambito del progetto europeo l’attività del Laboratorio di RNA Biology and
Biotechnology, diretto da Michela Denti, è finalizzata all’identificazione di microRNA
utilizzabili come biomarcatori per i tumori del polmone e all'implementazione della
loro misurazione mediante il dispositivo diagnostico sviluppato dalle aziende
partecipanti.
Il progetto “miRNA-DisEASY” (microRNA biomarkers in an innovative biophotonic
sensor kit for high-specific diagnosis) è un progetto della durata di 4 anni, che è stato
avviato nel dicembre 2015 e che è finanziato con 450 mila euro nell’ambito del
programma quadro europeo per la ricerca e l’innovazione Horizon 2020, Marie
Sklodowska Curie Action - Research and Innovation Staff Exchange (MSCA-RISE),
implementato attraverso la mobilità internazionale e intersettoriale dei ricercatori e
personale altamente qualificato.
Ci sarà l’occasione di comprendere la portata del progetto e le prospettive di sviluppo
di sistemi innovativi di diagnosi che coniugano chimica, optoelettronica e
bioinformatica lunedì prossimo, 6 febbraio, in occasione di un workshop (“microRNAs
and innovative technologies for human diseases diagnosis”) per studenti, ricercatori,
imprenditori e altre persone interessate. I lavori, in lingua inglese, si svolgeranno
dalle 13.45 nella sede del Cibio (Polo scientifico e tecnologico Fabio Ferrari, sala
A103 (Povo - Via Sommarive, 9).
«I microRNA (miRNAs) – spiega Michela Denti – sono delle piccole molecole di RNA
non codificanti che regolano l’espressione genica. Sebbene il primo miRNA sia stato
scoperto nel 1993, è solo negli ultimi anni che la vastità e la diversità di questa
classe di geni sono state comprese; basti pensare che un singolo miRNA ha la
capacità di inibire la sintesi proteica di oltre 6 mila geni diversi. Negli ultimi anni, i
miRNAs stanno attirando un crescente interesse da parte della comunità scientifica e
Per maggiori informazioni: Ufficio Stampa dell’Università degli Studi di Trento
Via Calepina, 14 – 38122 Trento, Italy - tel. +39 0461/281131-1136, [email protected]
Archivio comunicati: http://pressroom.unitn.it/
clinica in quanto nuovi potenziali marcatori per la diagnosi e prognosi di diversi tipi di
tumore e di altre malattie, patologie cardiovascolari incluse. Attualmente alcuni
miRNA sono in fase di validazione clinica come marcatori per il tumore al seno,
diabete di tipo 1 e 2, asma, setticemia, tumore alla prostata, leucemia, e diversi tipi di
tumori pediatrici».
Quali sono le potenzialità dei miRNA? «I miRNA – illustra Denti – possiedono tutte le
caratteristiche del marcatore ideale, rispondendo ai criteri clinici, analitici e pratici.
Forniscono indicazioni affidabili prima dell’insorgenza dei sintomi clinici (diagnosi
precoce), sono sensibili ai cambiamenti della patologia (evoluzione della patologia o
risposta terapeutica), si possono rilevare facilmente dai fluidi (es. sangue, urine,
saliva) come liquid biopsy e sono facilmente trasferibili dai modelli di laboratorio
all’uomo».
Quali sono gli elementi che rendono difficoltoso l’impiego di questi biomarcatori? «Il
limite all’introduzione dei microRNA come validi marcatori nella pratica clinica –
precisa Denti – è legato soprattutto all’inadeguatezza delle tecnologie attuali di
garantire sistemi di analisi economici e affidabili». Il consorzio di “miRNA-DisEASY”
raccoglie quindi la sfida: sviluppare un kit innovativo, economico e affidabile basato
sull’utilizzo di microRNA come biomarcatori per la diagnosi del cancro al polmone».
Il consorzio
Accanto a Optoelettronica Italia srl (Optoi), impresa trentina specializzata in
sensoristica ottica e tecnologie microelettroniche, coordinatrice del progetto, nel
consorzio c’è DestiNA Genomica SL è un’impresa innovativa, spagnola operante nel
settore delle biotecnologie, che sta sviluppando una tecnologia chimica per il
riconoscimento di specifiche sequenze di acidi nucleici. Oltre all’Università di Trento
con il Laboratorio di RNA Biology and Biotechnology del Centro di Biologia (Cibio),
completano il consorzio: l’Università di Granada (Spagna) e l’Università Federale di
Santa Catarina (Brasile), la Hannover Medical School (Germania) e l’impresa
bioinformatica GeneXplain (Germania).
Nel segno della sinergia tra il mondo industriale e quello universitario, lo sviluppo del
dispositivo è già stato in parte finanziato da un gruppo di investitori brasiliani
provenienti da Chapecò (Santa Catarina, Brasile), di origini veneto-trentine. A
novembre la delegazione brasiliana ha fatto visita a Optoi e al Cibio e ha assistito a
una dimostrazione pratica del prototipo nei laboratori del Cibio.
Link utili
Workshop del 6 febbraio: http://webmagazine.unitn.it/node/15071/
Sito web del progetto: www.optoi.com/mirnadiseasy
Laboratorio di RNA Biology and Biotechnology, CIBIO:
http://www.cibio.unitn.it/98/laboratory-of-rna-biology-and-biotechnology
Optoi Microelectronics, Trento: https://optoi.com/it/home
Per maggiori informazioni: Ufficio Stampa dell’Università degli Studi di Trento
Via Calepina, 14 – 38122 Trento, Italy - tel. +39 0461/281131-1136, [email protected]
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