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PRIMO PIANO
Draghi : tassi bassi e a lungo, e Qe oltre il 2017. Ah !? Non
sapevo che ci fossero le elezioni anche alla Bce.
Claudio Cadei
Siamo caduti in un gran letamaio
Il fondo del direttore Pierluigi Magnaschi, pubblicato da
ItaliaOggi di giovedì scorso, è del tutto giusto e coraggioso.
Purtroppo ci fa capire in quale letamaio siamo caduti. Di
quei giornalisti, talvolta anche firme eccellenti, che travisano così volgarmente i fatti, una parte, mente sapendo
di mentire, una parte per pura stupidità e incapacità di
sottrarsi agli imperativi conformisti dalla cultura attuale.
A pensarci, siamo messi ancora peggio che durante il fascismo, che almeno aveva imposto una dittatura, sia pure a
maglie larghe e rotte. In piena proibizione di tradurre libri
stranieri, Einaudi potè pubblicare l’Antologia di S. River
(non di Spoon River), perché, con quella iniziale puntata, i
censori la credettero scritta da un santo. E poi che dire di
Benedetto Croce: mai un suo scritto fu censurato e la sua
influenza sulla cultura italiana era maggiore di quella di
Gentile.
Filippo Mistraletti
Debole in geografia, a quanto sembra
«Il flusso di migranti dalla Libia all’Europa non è sostenibile. L’Europa ha dimostrato di essere in grado di chiudere le
rotte di migrazione illegale, come ha fatto nel Mediterraneo
Orientale. Abbiamo discusso di questo esempio: ora è tempo
di chiudere la rotta dalla Libia all’Italia». Il presidente del
Consiglio europeo, Donald Tusk, pare non avere dubbi: sul
Canale di Sicilia è possibile costruire un muro. Come un
Messico qualsiasi...
Carlo Olivi
È difficile abituarsi, diciamo così.
Certo, ci si abitua a tutto. Ma che il Campidoglio sia appannaggio di un privato capoazienda a Milano fa un certo
effetto.
Claudio Petruccioli
E ora godiamoci lo spettacolo
Abbiamo pagato il biglietto, ora godiamoci lo spettacolo:
l’americano Trump versus il cinese Xi. Ora sono più tranquillo, questi sono due banditi matricolati, prima invece
c’era un bandito e un elegante sprovveduto.
Claudio Chittofrati
L’area scura della Germania
Non solo il surplus commerciale e l’ultradestra dell’Afd.
Deutsche bank chiude anche il 2016 con perdite miliardarie, quasi 9 miliardi di rosso in due anni. Passano quasi
sotto silenzio le accuse alla banca di aver aiutato diversi
miliardari russi a evadere il fisco. Ora l’ad della borsa di
Francoforte Carsten Kengeter indagato per insider trading:
aveva comperato azioni prima delle nozze con la borsa di
Londra. Qualche volta anche il cielo sopra Berlino ha delle
ombre.
Paolo Melzi
Nostalgia dei medici condotti
Nessuno mi potrà tacciare di passatismo se dico di rimpiangere i medici condotti di una volta. E anche se lo facesse, non mi interesserebbe molto, perché credo che i vecchi
medici di famiglia siano uno dei più grandi tesori ormai
persi dall’Italia. Io ricordo perfettamente che da ragazzino, il nostro medico, perché ogni famiglia lo chiamava così,
“nostro”, a testimoniare il legame che andava oltre l’aspetto
professionale, era in grado con eguale perizia di farti il lavaggio delle orecchie e dosarti le medicine della pressione,
toglierti una cisti in due minuti e farti guarire il neonato
dalla bronchite. Oggi non è più così, o almeno tale è la mia
percezione. Questi medici moderni hanno acquisito le conoscenze tecnologiche necessarie per gestire online il profilo
del paziente ma hanno perso manualità, a volte neanche
ti toccano, figuriamoci chiedergli di insufflarti acqua nelle
orecchie per togliere il tappo di cerume. Ti fanno la ricetta, ti
danno i giorni di malattia, ma a volte neanche ti stringono la
mano. Sono frettolosi, cordiali ma freddi. Il perfetto esempio
di questa società che ha perso quel contatto umano di cui
soprattutto i soggetti deboli (quelli che vanno dal medico)
avrebbero bisogno.
Amanda Chiegni
13
PERISCOPIO
COMMENTI
Bersani: «Se Renzi insiste, rifacciamo l’Ulivo». È la minaccia
definitiva.
Filippo Merli
Venerdì 3 Febbraio 2017
DI
PAOLO SIEPI
«Taglierò», «aumenterò», «cambierò»… Hiii!
Quante rime con paraponzipò. Uva spina di
Dino Basili.
Quando ero ragazzino gli adulti parlavano di
«amore della Francia», oggi invece si parla di
«amore della Repubblica» che è una stronzata
incredibile. Gabriele Matzneff. il Foglio.
essere più esatti, conosceva solo quella che
i membri del sui clan ricostruivano appositamente per lei. Viveva e pensava di riflesso.
Nei confronti del Corriere ella nutriva un
doppio sentimento di possesso borghese e di
odio antiborghese. Enzo Bettiza, Via Solferino. Rizzoli. 1982.
Il 7 febbraio di venticinque
anni
fa i capi di stato e di goa
verno
dei 12 paesi di cui era alv
lora
costituita l’Europa firmano
Il benessere consiste spesso nel non dover
l
a Maastricht lo storico trattato
più fare certe cose che si credevano indispenche
sabili. Philippe Bouvard, Journal drôle et
c dà vita all’euro. Dieci giorni dopo, il 17 febbraio, un oscuro pm milaimpertinent. J’ai lu, 1997.
nese di nome Antonio Di Pietro arresta in
Nel femminicido non c’entra l’amore. C’en- flagranza di reato Mario Chiesa, presidente
trano l’orgoglio malato, l’incapacità di accet- del Pio Albergo Trivulzio ed esponente del
tare un rifiuto, la volontà di sopraffazione. Psi milanese, mentre intasca una tangenL’amore criminale non esiste: o è amore o è te. Meno di due mesi dopo, il 5 aprile, alle
criminale, una cosa esclude l’altra. Se amo elezioni politiche la Lega sfonda nel Nord,
una persona, l’accarezzo e l’abbraccio; non la affonda la Dc, e conquista per la prima volta
picchio, non la ferisco, non la uccido. Beppe 80 parlamentari. Sette settimane più tardi
Severgnini. Sette.
la mafia di Totò Riina ammazza a Capaci il
giudice Giovanni Falcone, la moglie e tutta la
Quello che è successo a Tori- sua scorta. Il 10 luglio il governo Amato vara
no
n è quello che succede in tutti una manovra finanziaria senza precedenti,
i grandi centri, con le istituzioni un salasso da 30 mila miliardi di lire, per
incapaci
di gestire quelle polve- salvare il Paese dalla bancarotta finanziai
riere
rappresentate da giovani ria. Nove giorni più tardi la mafia uccide a
r
senza
lavoro obbligati a non fare Palermo anche Paolo Borsellino. Il 15 ottobre
s
nulla.
Così dil
dilaga il male. Luciana Littizzet- l’inchiesta della procura di Milano denomill C
nata Mani Pulite sale ai piani alti del potere
to, comica (Alessandro Sala). Corsera.
politico con l’avviso di garanzia al segretario
Bisognerebbe mettere in palio una forte ri- amministrativo del Psi, Vincenzo Balzamo.
compensa, con tanto di bando pubblico, a chi Antonio Polito. Sette.
sia in grado di fornire elementi utili per ritroPer me Napoli è come una
vare una democrazia rappresentativa (dunque non folle urlanti, ma neppure le oligarchie donna capricciosa di cui sono
escludenti) che, in questo momento, è data per perdutamente innamorato:
per quanto mi faccia arrabbiadispersa. Michele Serra. la Repubblica.
re, non riesco a non perdonarla.
Il populismo sta spopolando. Con il passare Luciano De Crescenzo, scritdegli anni, di fronte ai catastrofici risultati del tore (Eleonora Barbieri). Il Giornale.
progressismo, la parola ha perso la sua connoIl vecchio Vescovo di Arezzo, che era abituatazione negativa. Comincia a essere sdoganata
anche dalla sinistra radicale: quella inglese di to a ricevere in omaggio cognac e cioccolatini
Jeremy Corbyn, per esempio. Intellettuali post dal prefetto, si vide recapitare, in punta di
marxisti si stanno allineando su posizioni na- morte, solo cioccolatini e sussurra: «Sarebbe
zional-populiste che avevano sprezzantemente stato gradito anche il cognac». Leone Piccioscaricato come «fasciste e razziste». Serenella ni, Intimità e memorie (Giuseppe Conte).
Il Giornale.
Bondi. Sette.
Io ero europarlamentare e posso garantire
che in Europa non hanno mai capito Berlusconi. Lui è un guascone ma a Bruxelles i suoi
modi estroversi stavano sulle palle. E poi ha
pagato l’amicizia con Putin. Così, da Francoforte, è partito il tormentone spread, che
nessuno sapeva neppure cosa fosse fino a un
minuto prima. Clemente Mastella, sindaco
di Ceppaloni (Piero Senaldi). Libero.
Quando critico i politici di sinistra parlo di chi, in passato,
non ha voluto fare una legge
sul conflitto d’interessi. Di chi
si sposta dalla Leopolda al Parlamento in auto blu. Politici chee non hanno
più idea di che cosa sia il popolo, non sanno
nemmeno dov’è di casa. Non si sono accorti di
quanto crescesse il numero degli estimatori
di Grillo… Ricordo una riunione con alcuni
esponenti del neonato Pd, c’era anche Ettore
Scola. Dissi: «Attenti, li state sottovalutando». Loro ridevano. Consideravano il M5S
un fenomeno folkloristico. Invece Grillo ha
intercettato il voto dei giovani, dei disillusi, di
chi vede cambiare il mondo del lavoro senza
avere garanzie. Fiorella Mannoia, cantante (Vittorio Zincone). Sette.
I maomettani e i cristiani ritengono che
i circassi del Caucaso siano diventati ebrei
per errore. Per questo li chiamano kipta che
significa «coloro che sono stati ingannati» e,
per secoli, hanno tentato invano di convertirli. Più spesso però è successo il contrario
cioè che cristiani e maomettani si siano fatti
ebrei. I kipta sono pii al punto di rispettare,
oltre ai propri, anche i precetti del cristianesimo e dell’Islam. Piera Graffer, Caucaso.
Logisma, 1999.
Essendo abbassato il vetro del finestrino
della tradotta diretta in Russia, da fuori potevano entrare i rumori. Si trattava dei soliti
rumori che si odono di notte nelle stazioni
ferroviarie: un passo solitario sul marciapiede, degli scalpiccii più lontani, qualche voce,
improvvisi brandelli di musica forse da una
porta che si apre e richiude. Eugenio Corti, Il cavallo rosso. Edizioni Ares, 33ma
edizione.
La mia famiglia era così povera che ogni
Natale mio padre usciva di casa e sparava
qualche colpo di pistola. Poi rientrava e a noi
ragazzi diceva che Babbo Natale si era suicidato appena prima di entrare da noi. Jake
LaMotta.
Giulia Maria Crespi, con
Il cadavere presentava evidenti segni di
ll’educazione esclusiva che aveva ricevuto, era un prodotto di decesso. Verbale di carabinieri.
v
sserra dinastica, una di quelle
Il lavoro tiene lontani – diceva
ccreature artificiali e, nel fondo,
Voltaire – tre grandi mali: «La
infelici che di solito si usano definire «vittiV
noia, il bisogno, il vizio». Mi dime dell’ambiente». Socialmente aveva tutto,
n
il nome, la ricchezza, il potere latente, ma
sspiace per il vizio. Vittorio Gervaso. Il Messaggero.
si comportava come se non avesse se stesv
sa. Non conosceva nulla della realtà o, per
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