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IL FUTURO DELL’OSPEDALE SAINT CHARLES E DELLA SANITA’ NEL PONENTE LIGURE:
DOMANDE DI BORDIGHERA IN COMUNE
DATA: 1 Febbraio 2017
Il servire bene il diritto dei cittadini alla Salute non e’ solo un dovere costituzionale dello Stato,
ma e’ chiave di volta per il benessere e la serenita’ sociale. E giustifica l’utilizzo di approcci
molteplici e diversi, che spesso includono complementarita’ di servizi erogati da enti pubblici e
da enti privati in modelli ben sperimentati in Italia e nel mondo.
Ma anche in chi non ha pregiudiziali verso gestioni private se queste innalzano il servizio
mantenendo accesso convenzionato e paritario per tutti, il modo in cui la Giunta Regionale della
Liguria (Deliberazione n.26 del 20/01/2017) ha deciso di fare un’esplorazione di mercato per
concedere l’Ospedale Saint Charles di Bordighera (ed altri due Ospedali in Liguria) a soggetti
privati accreditati, suscita serie domande. Per almeno tre motivi. La Giunta dichiara obiettivi
generici, quali “il miglioramento della qualita’, continuita’, e appropriatezza delle prestazioni
sanitarie erogate nei tre ospedali considerati”, ma inserisce tra gli obiettivi il favorire “l’apertura
dei Pronti Soccorsi”, e non contestualizza l’intervento nel quadro legislativo nazionale ne’ in un
quadro di programmazione per l’ASL1.
Bordighera in Comune ha presentato le sue domande in un’Interpellanza discussa al Consiglio
Comunale del 25 Gennaio 2017, e le ripropone ora piu’ pubblicamente in vista dell’imminente
incontro dei Sindaci del Ponente con l’assessore alla Sanita’ della Regione Liguria il prossimo
Venerdi 3 Febbraio.
La prima domanda e’ sul razionale per la scelta della gestione privata. C’è una analisi sul
perchè i meccanismi del sistema pubblico, implementati con forte programmazione innovativa
dalla nuova giunta regionale, non potrebbero raggiungere gli obiettivi enunciati nella Delibera?
La seconda domanda e’ tecnica, ma rilevante alla chiarezza di intenti e credibilita’ delle
aspettative generate dalla Delibera Regionale. Come si ritiene possibile la riapertura di un
Pronto Soccorso al Saint Charles nel contesto legislativo attuale (Decreto 2 Aprile 2015, n.70)
che richiede un minimo bacino di utenza tra 80,000 e 150,000 abitanti, e presenza in appoggio
di Medicina Interna, Chirurgia generale, Ortopedia, e Anestesia; disponibilita’ sulle 24 ore di
Radiologia, Laboratorio, Emoteca; e una dotazione di letti di Osservazione Breve Intensiva?
La Delibera di Giunta Regionale cita solo il miglioramento dei servizi attualmente erogati, non la
riapertura di Dipartimenti e servizi che sono supporto essenziale per il Pronto Soccorso.
La terza domanda e’ sulla prospettiva. Nella gestione della Sanita’ ligure da parte della Giunta
Toti manca ad oggi un programma coesivo di percorsi che ottimizzi il presente e prepari il
futuro. Come potra’ esserci un discorso informativo con il privato e trasparente verso la
popolazione sul futuro dell’Ospedale di Bordighera se non c’e’ un piano, reso pubblico e meglio
se condiviso, sui COME e sui QUANDO della riqualificazione del servizio sanitario nel Ponente
Ligure?
Abbiamo la speranza che l’Assessore Viale voglia affrontare queste domande durante l’incontro
con i Sindaci del nostro territorio, e che le risposte vengano trasmesse presto ai cittadini.
Mara Lorenzi e Luca De Vincenzi per Bordighera in Comune