Campionato 2° categoria Girone L Terza giornata

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Campionato 2° categoria Girone L
Terza giornata RITORNO
Domenica 29 gennaio 2017 ore 14.30 Campo Comunale Mordano
MORDANO SARAGOZZA 0-2
A.C. SARAGOZZA: Collina, Castellini, Zanardi, Biondi, Prattichizzo (cap.),
Tognetti (31’ st. Natali), Rovesti (18’ st. Giani), De Pamphilis, Valtorta,
Salvini (26’ st. Pastore), Pelella A disp.: Bratta, Ginesu, Masciulli, Martino
Allenatore: Baietti
MORDANO BUBANO: Dianini, Dal Bosco (15’ st. Zazzaroni) Marasca Ranzi
Massarenti Reggidori Valdre Dardi Tedaldi Marchetti (26’ sr. Messina) Davalle (16’
st. Sauro). A disp.: Visani Ungania Celotti Mansouri. Allenatore: Battilani
Arbitro: Sconza Simone
Reti: Rovesti (13’) Pastore (95’)
Cronaca. Vittoria in trasferta con il classico punteggio di 2-0 e, quindi, verrebbe
da dire, prova ampiamente positiva del Saragozza.
No.
La rete della tranquillità, quella del 2-0, è stata segnata al….. 95’, a fine partita,
tant’è che l’arbitro nel convalidare il goal non ha neppure rimesso al centro ed ha
fischiato la fine.
Per di più.
Il 2-0 è stata realizzato da Pastore a porta vuota: il portiere, rimasto solo nella
sua metà campo era uscito incontro a Valtorta che l’ha preceduto ed ha rimesso
al centro a Pastore, appunto, anch’egli tutto solo.
Ha segnato una bella rete, è vero, il Saragozza al 13’ con Rovesti che ha
finalizzato una fluida azione sulla sinistra di Zanardi-Pelella-Salvini.
Ma.
Prattichizzo, nel secondo tempo, ha salvato sulla linea, a portiere battuto,
vanificando un’occasione incredibilmente sbagliata da Marchetti, completamente
smarcato a due-tre metri dalla porta di Collina.
Non va dimenticata, sempre nella ripresa, la “svirgolata” di Zanardi in piena area
che ha liberato, davanti a Collina, nuovamente Marchetti, che per fortuna del
Saragozza ha calciato fuori.
Il risultato finale rispecchia soltanto la differenza, in astratto, dei valori in campo
e non lo svolgimento dell’incontro che ha premiato eccessivamente il Saragozza, il
cui unico merito è stato quello di avere svolto una, ripetiamo: una, bella azione,
quella della prima rete.
La partita ha evidenziato in modo chiarissimo i limiti, attuali, del Saragozza, che
si difende benissimo, può contare su un buon centrocampo e, purtroppo, non
riesce a segnare: è una squadra bella soltanto dalla cintola in giù.
I numeri, del resto, sono inequivocabili: la difesa, con soltanto 15 reti subite, è la
terza del girone, e l’attacco, invece, con 22 reti fatte, è fra gli ultimi.
La prova ha, comunque, evidenziato molteplici aspetti positivi.
Innanzitutto, la difesa.
Con il ritorno di Zanardi, che ha commesso sì l’errore della “svirgolata” di cui si è
detto, ma ha per il resto assicurato il suo consueto alto rendimento sulla sinistra,
con Castellini che allunga il suo momento di forma perfetta e i centrali oggi
impeccabili a chiudere ogni varco davanti a Collina, sempre più sicuro, siffatta
difesa meriterebbe di essere ai vertici della classifica.
De Pamphilis, che continua a stupire e Tognetti, al rientro, sono stati una
coppia perfetta di centrocampisti arretrati: una barriera a rompere il gioco
avversario e puntuali nel costruire, con la valida collaborazione di Pelella e
Rovesti.
Salvini e Valtorta non hanno demeritato e sarebbe ingeneroso attribuire loro la
sterilità dell’attacco. Sterilità dovuta all’imprecisione nell’ultimo passaggio, alla
lentezza negli scambi, mai di prima, e, perché no, al momento negativo della
“suerte” come gli spagnoli chiamano la “sfiga”.
Il collettivo, poi, del Saragozza anche oggi si è rivelato più che valido con Giani, in
smagliante forma fisica, Natali, in continuo miglioramento, e Pastore, non ancora
quel “puntero” che ricordiamo ma sulla strada giusta per ritornare ad esserlo.
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