Uffici vertenze Lombardia Anno 2016

Download Report

Transcript Uffici vertenze Lombardia Anno 2016

Uffici vertenze Lombardia Anno 2016

Relazione a cura di Gualtiero Biondo

Il 2016 chiude

un quadriennio estremamente complesso per l’attività degli uffici vertenze tecnico e legali. Infatti, non solo permane una situazione di crisi occupazionale ed economica pesante per l’intero sistema produttivo Nazionale, ma esso coincide anche con la revisione di molti dei fattori che hanno caratterizzato la nostra attività in questo periodo. La riduzione dell’utilizzo delle casse in deroga, uno stop ai licenziamenti per giustificato motivo delle molte aziende che precedentemente si sono viste costrette a chiudere l’attività, il rallentamento delle procedure concorsuali, nelle realtà medio – grandi hanno comunque continuato ad interessare molte situazioni produttive di minore entità occupazionale che hanno mantenuto alta la saturazione degli uffici nella gestione delle procedure. Sono questi i fattori che, a nostro giudizio, hanno concorso a rivedere il flusso delle attività in contrazione rispetto agli anni precedenti. Ad aggravare la situazione concorrono in maniera rilevante le modifiche legislative introdotte, dal Jobs-act alla legge Fornero, l’incremento dei costi relativi ai ricorsi presso i tribunali, una ripresa occupazionale che stenta ancora a garantire un accettabile tasso di occupazione ed una conseguente mobilità che permetta ai lavoratori di cercare occupazione più stabile e meglio retribuita o con maggiori tutele personali e rispetto dei contratti. Un 2016 con molte ombre, che su alcune partite non presenta possibilità di positiva risoluzione nei confronti delle tutele dei lavoratori e dei loro diritti. L’introduzione delle spese di giustizia, rende oneroso ottenere il riconoscimento dei propri diritti, delle retribuzioni, ed in molti casi sconforta il lavoratore dall’intentare una causa. E’ sintomatico che anche le statistiche del ministero della Giustizia confermino un rallentamento del contenzioso in materia di lavoro elogiando gli interventi di semplificazione introdotti. In realtà sono stati i costi introdotti, il rischio di vedersi accreditate le spese di soccombenza, le difficoltà nella certezza del recupero delle retribuzioni a scoraggiare il ricorso ai Tribunali. A nulla sono valse le nostre richieste di rivedere la norma reintroducendo la gratuità del processo per cause di lavoro. Non vi è stata nessuna accelerazione ne sburocratizzazione delle procedure in tema di lavoro contrariamente a quanto si pensi, anzi si sono accentuate le incombenze burocratiche-amministrative poste in capo ai lavoratori, lo sfogo sugli operatori degli uffici vertenze è la conseguenza più logica ed assurda. L’accesso al fondo di garanzia INPS continua a rimanere uno di questi elementi di inasprimento burocratico per i lavoratori, ma anche nuovi elementi legati alla crisi come richiedere un finanziamento attraverso la cessione del tfr alle finanziarie si traducono in un aggravio di norme, azioni, passaggi legali-burocratici che rallentano ed appesantiscono la normale attività dell’ufficio, troppo spesso scarsamente riconosciute rispetto all’impegno profuso ed ai risultati che si ottengono.

I numeri del 2016

Andiamo comunque ad osservare come è stato nei fatti l’andamento di questo anno appena concluso.

La tabella ed il grafico che seguono illustrano la totalità delle pratiche e dei lavoratori assistiti in Lombardia sia nelle Vertenze che nelle procedure concorsuali. Totali pratiche Totali lavoratori assistiti Anno 2013 8511 15059 Anno 2014 8358 14566 Anno 2015 7126 11854 Anno 2016 6143 11175 16000 14000 12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 dati 2014/2015. Anno 2013 Vertenze instaurate Totali lavoratori assistiti Totale lavoratori assistiti Anno 2014 Totali pratiche Anno 2013 7220 9538 Anno 2015 Totali lavoratori assistiti Anno 2016 Come potete notare la tendenza di questi anni è una tendenza in diminuzione costante nei numeri assoluti, anche se il rallentamento è meno marcato di quello segnato rispetto ai Se guardiamo ora i dettagli per le due attività principali, vertenze procedure concorsuali, notiamo che la riduzione dell’attività interessa in maniera analoga entrambi i settori tipici del nostro campo di attività. Anno 2014 6980 8750 Anno 2015 5868 7448 Anno 2016 4970 7002

12000 10000 8000 6000 4000 2000 0 Anno 2013 Vertenze/lavoratori Anno 2014 Vertenze instaurate Anno 2015 Totali lavoratori assistiti Anno 2016 Procedure Concorsuali Totale lavoratori assistiti Anno 2013 1291 5521 Anno 2014 1378 5816 Anno 2015 1258 4406 Anno 2016 1173 4173 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 Anno 2013 Procedure concorsuali/lavoratori Anno 2014 Procedure Concorsuali Anno 2015 Totale lavoratori assistiti Anno 2016 Analizzando i dati possiamo vedere nel dettaglio delle singole categorie/settore come la riduzione dell’attività vertenziale (prima tabella) e della seconda relativa alle procedure concorsuali, abbia subito un decremento rispetto agli anni precedenti. E’ stata una riduzione significativa in tutti i settori le cui cause sono da ricercare come detto sia nelle difficoltà ad intentare una causa per un recupero del credito, sia nello

4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 scarso turn-over occupazionale conseguente ad una contrazione dell’occupazione, ma anche in un possibile assestamento della perdita di posti di lavoro subita negli anni precedenti. Tabella lavoratori in vertenza Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 FAI FEMCA FIBA FILCA FIM FISASCAT FISTEL FIT FPS SCUOLA Fe.l.S.A.

FLPoste Altri 2000 1500 Lavoratori in procedure concorsuali 1000 500 0 FAI FEMCA FIBA FILCA FIM FISASCAT FISTEL FIT FPS SCUOLA Fe.l.S.A.

FLPoste Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Totale lavoratori assistiti 5000 4500 4000 3500 3000 2500 2000 1500 1000 500 0 FAI FEMCA FIBA FILCA Anno 2013 FIM FISASCAT Anno 2014 FISTEL Anno 2015 FIT Anno 2016 FPS SCUOLA Fe.l.S.A.

FLPoste

Totali per federazione FAI FEMCA FIBA FILCA FIM FISASCAT FISTEL FIT FPS SCUOLA Fe.l.S.A.

FLPoste Anno 2013 437 1483 22 3029 4148 4774 111 720 75 75 181 4 Anno 2014 461 1687 39 2727 3798 4610 258 667 42 73 192 5 Anno 2015 532 1074 19 2270 2892 3821 205 690 90 378 138 13 Anno 2016 499 1043 15 1635 2864 3999 199 673 72 81 76 15 totali morfologia utenti 12000 Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 10000 8000 6000 4000 2000 0 Uomini 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 Cont.o irr.re

Oggetti vertenze C.llo Buste Paga Opp.ne lic.to

Provv.ti

D.nari

Rec.o Crediti Ris.to Danni Donne Varie Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016

Una sguardo anche ad alcuni dettagli che potrebbero essere interessanti, si mantengono stabili le utenze femminili che utilizzano il servizio ufficio vertenze, mentre il calo più evidente riguarda il settore maschile. Per quanto concerne invece i motivi di ricorso all’attività di tutela essi sono ancora caratterizzati da una forte necessità di recuperare il proprio credito, in seconda battuta le impugnazioni di licenziamento, con però una netta contrazione stazionari gli altri oggetti di ricorso. Sul fronte degli utilizzatori dell’ufficio notiamo che il rapporto iscritti/ nuovi iscritti ed iscrivendi, ovvero quelli che non hanno perfezionato l’iscrizione al momento del conferimento, ma che lo dovranno fare nel giro di pochi giorni, il rapporto si mantiene stazionario, circa il 50% dell’utenza è caratterizzato da lavoratori che sono già iscritti al sindacato, mentre la metà sono nuovi lavoratori che accedono all’ufficio ed alla successiva iscrizione alle federazioni. Andamento iscrizioni 9000 8000 7000 6000 5000 4000 3000 2000 1000 0 Nuovi iscritti Già iscritti Non Iscritti Anno 2013 Anno 2014 Anno 2015 Anno 2016 Nel dettaglio riportiamo infine l’attività delle singole strutture con particolare attenzione al numero di tessere confermate attraverso gli uffici vertenze alle federazioni, e dei lavoratori in accoglienza. Numeri questi solo parzialmente registrati ma che indicano chiaramente quanto lavoro legato alle informazioni ed alle consulenze i ostri uffici supportano e sopportano

Anno 2016 Recuperato su vertenze Recuperato da procedure Totale Lavoratori Info. Acc.za Nuove Tessere Conferite Dimissioni telematiche Bergamo Brescia Cremona Lodi Mn Sondrio Milano - Metropoli Como / Varese Monza Brianza/ Lecco Pavia € 2.000.000 € 16.000.000 € 1.950.000 € 1.046.443 € 300.000 € 4.119.000 € 2.679.000 € 4.715.600 € 1.040.000 € 5.400.000 € 3.314.434 € 650.000 € 4.153.500 € 6.230.000 € 5.234.000 € 2.460.000 € 18.000.000 € 7.350.000 € 4.360.877 € 950.000 € 8.272.500 € 8.909.000 € 9.949.600 € 3.500.000 2120 1623 1300 195 2650 2400 1658 325 516 474 n.p. 367 1450 565 n.p. 130 591 1602 650 1453 2272 1990 1540 600 Dati non pervenuti Totale Recuperato € 17.850.043 € 43.441.934 € 61.291.977 12271 3502 10698 L’ultimo dato relativo alla colonna

dimissioni telematiche,

la nuova attività che da aprile ha investito gli uffici vertenze. Questa nuova procedura affidata agli uffici ha prodotto una mole enorme di lavoro per gli operatori, ampliando le risorse provenienti dal servizio ed al tempo stesso fornendo tutela a quei lavoratori dimessi perché non retribuiti, oppure costretti per eludere le norme sul cambio appalto o trasferimento di azienda. Un servizio che ha fatto transitare nei nostri uffici moltissime persone, molte si avvicinavano per la prima volta a una sede sindacale, una grande opportunità di tutela e di proselitismo. Resta quindi molto amaro in bocca quando si scopre che il servizio è stato esteso anche ai consulenti del lavoro, ci chiediamo quali tutele tali soggetti possano offrire ai lavoratori. La scelta di affidare agli uffici vertenze questa attività va nella direzione di ampliare il servizio di tutela per i lavoratori, creare opportunità di incremento attività e risorse per portare ad un potenziamento del servizio. Ove invece tale scelta fosse di ripartire il servizio su diversificati punti di contatto (categorie, pensionati ed altre soluzioni) creeremmo solo punti di erogazione di un servizio fine a se stesso senza ritorno all’organizzazione. Va ricordato che la norma affida alle organizzazioni sindacali ed ai patronati l’effettuazione della certificazione, la genericità dei soggetti a cui viene spesso affidata rischia quindi di compromettere le basi giuridiche dell’affido fino al rendere invalida la certificazione.

Formazione operatori

Anche quest’anno abbiamo costruito, con l’ausilio di Bibliolavoro, e su indicazione dei responsabili uffici vertenze territoriali un percorso di formazione ed aggiornamento per gli operatori. Il percorso ha interessato mediamente 35 operatori per modulo, si è sviluppato approfondendo le nuove normative introdotte dalle novità giuridiche, ha voluto per la prima volta affrontare un tema estremamente attuale e nuovo per gli uffici; la tutela del dipendente pubblico. Un primo approccio per focalizzare l’attenzione degli uffici su un settore scarsamente interessato dall’attività dei nostri operatori, maggiormente e tradizionalmente concentrati verso il comparto privato. Si doveva comunque esplorare ed approfondire un settore

occupazionale esteso, complesso, che necessita di trovare nei nostri operatori un riferimento di qualità come per il resto dei lavoratori che transitano negli uffici. Una due giorni interessante che ha rappresentato sia per me che per Patrizia Giudici una sfida nuova, per rendere interessante e proficua la tematica, certamente da riprendere ed ampliare. Un secondo tema affrontato, in raccordo con INAS, ha analizzato due temi caldi e di comune interesse come il danno da differenziale per infortunio sul lavoro e le malattie professionali, ci siamo ritrovati per la prima volta tra responsabili uffici vertenze e responsabili patronato a valutare le relative difficoltà, studiare le idonee soluzioni comuni per meglio tutelare i nostri utenti. Un buon risultato di sinergia che ha già prodotto, nel territorio milanese, un primo momento di scambio di informazione tra uffici per valutare possibili azioni di supporto ai lavoratori. Ricordo che il percorso formativo svolto è stato sovvenzionato in larghissima misura da USR Lombardia, all’interno del piano programmatico formativo che la Segreteria mi ha affidato. Ringrazio, tutti gli operatori ed i responsabili che anche in questo difficile anno hanno svolto il loro lavoro con dedizione ed attenzione, hanno assistito migliaia di lavoratori fornendo aiuto concreto a quanti si sono rivolti ai nostri uffici, hanno contribuito attivamente a far riconoscere la CISL come soggetto concreto e preparato a cui rivolgersi con fiducia specialmente nei momenti di difficoltà. Un grazie particolare all’amico Giacomo Bisighini, che con dicembre ha raggiunto la sospirata pensione. Alla Segreteria USR ed alle Segreterie territoriali che perseguono nel supportare la formazione degli operatori, il costante investimento negli uffici vertenze al fine di fornire a tutti i lavoratori un punto di riferimento prezioso nei momenti di maggiori difficoltà. Buon Lavoro Gualtiero Biondo Coordinatore Regionale Uffici Vertenze Lombardia