Gli enti territoriali sciolti nel 2011, continuano da commissariati e

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anno ii- n° 0 giovedì 2 Febbraio 2017
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Ai Vigili del Fuoco
L’Oscar del giorno lo assegniamo
al Corpo dei Vigili del Fuoco. In
tutte le calamità presenti e, ora,
premiati a livello mondiale come i
migliori in assoluto. E il governo
italiano ha preparato un disegno di
legge che va a colpire il Corpo rischiando di annientarlo e creare
nuovo disordine.
L’Ardire
La politica
ha dimenticato
gli interessi
dei cittadini
di Giuseppe Saluppo
IL NOSTRO
TAPIRO
IL NOSTRO
OSCAR
Quotidiano - Registrato al Tribunale di Campobasso atto in attesa di registrazione
Direttore Responsabile: giuseppe Saluppo
viMarFa ediZioni sede legale via Normanno, 14 86100 campobasso
redazione tel: 0874.484486
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Il Tapiro all’ex consigliere di Costruire
Democrazia, Michele Durante oggi anche
ex difensore della scuola Salvo D’Acquisto di Via Kennedy. Con il suo voto, la
scuola è stata chiusa e sarà messa in vendita. “Da giù le mani dalla scuola di via
Kennedy” - by Durante - a tutti giù per
terra. La scuola, da cavallo di battaglia, ridotta ad asino da tiro, per fare cassa.
Gli enti territoriali sciolti nel 2011,
continuano da commissariati
e senza servizi ai comuni e ai cittadini
I
n queste ore si sta parlando con
sempre maggiore frequenza
della necessità di rivedere il sistema istituzionale a partire dalla
rappresentanza politica. La riflessione
sulla rappresentanza si collega così
naturalmente a quella sul criterio di
prossimità: chi vuol servire il bene comune nell'agire politico deve essere
vicino alla gente, ascoltarla, accompagnarla, promuovere la qualità della
vita di tutti in maniera solidale ed efficace. Figure carismatiche della politica del passato, che avevano
sposato la causa del territorio di cui
erano espressione e si rendevano presenti in esso di continuo con piena disponibilità all'ascolto e alla soluzione
dei problemi, oggi non esistono più.
Il cittadino comune non sa chi possa
essere voce delle proprie istanze, e
più in generale viene da domandarsi
chi possa dar voce a chi non ha voce,
per patrocinarne la causa secondo
giustizia e solidarietà. Se principio di
prossimità vuol dire relazione continua e feconda fra rappresentanti e rappresentati, non c'è dubbio che questo
rapporto si realizzi più e meglio lì
dove le istituzioni hanno dimensioni
territorialmente contenute, come avviene a livello comunale e potrebbe
avvenire a livello di provincia. Che
oggi, però, si stanno cancellando o
mettendo nelle condizioni di non potere agire con il taglio a servizi e
fondi. E chi penserà a chi abita ancora
nei centri più interni? E morti questi,
cosa resterà dell'altra parte del territorio? Sono interrogativi che, al momento, non trovano risposte e,
purtroppo, rischiano di non trovarne
nemmeno nei prossimi mesi visto e
considerato l'andazzo della politica in
base alle scelte fatte.
Michele Durante
Servizio a pag.6
Regione
A Facciolla anche
l’assessorato
al Sociale
L’assessorato alle Politiche Sociali è stato assegnato a Vittorino
Facciolla.
Territorio
Strade dissestate,
una soluzione tra Sindaci
e Regione Molise
Domani, alcuni sindaci avrebbero
protestato contro il dissesto delle
strade. Ora c’è una soluzione.
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Cambiare parere e punto di vista, non è reato. E’ solo mancanza di coerenza
Michele Durante: dalla mitica “Giù le
mani dalla scuola di Via Kennedy” al
voto favorevole della messa in vendita
Il plesso scolastico è sul mercato edilizio con ottime prospettive di ingolosire la speculazione
e aumentare le entrate comunali
Cambiare parere e punto di vista,
non è reato. E’ solo mancanza di
coerenza, che in politica bisogna
cercarla col lanternino di Diogene.
La scuola elementare di Via Kennedy in materia di coerenza è un
elemento discriminante per l’amministrazione comunale e per gli
amministratori. L’immobile non
è peggiore (staticamente) degli
altri che formano la dotazione
scolastica della città. Ma caso a
ha volto che un sindacalista romano sbarcato a Campobasso,
preoccupato della presenza del
proprio figlio in quel plesso scolastico ne abbia fatto un caso, costringendo, dopo un’estenuante
tiramolla, il sindaco del tempo
(Gino Di Bartolomeo) a chiuderlo. Né la direttrice scolastica
del tempo, ancorché consigliera
comunale, Clotilde Perrella, ha
potuto frenare l’impeto del sindacalista e la remissività dell’amministrazione comunale.
Quel plesso scolastico per anni è
stato lasciato all’insulto del
tempo e dei soliti vandali notturni
che si dilettano a sfregiare il bene
pubblico senza mai essere presi
sul
fatto: mistero. Quel plesso scolastico e il modo con cui è stato al
centro dell’interesse generale,
hanno costituito anche un forte
argomento politico ed elettorale,
fatto proprio e sviluppato con
particolare incisività in campagna elettorale soprattutto dall’attuale presidente del consiglio
comunale, Michele Durante. La
sua immagine sullo sfondo della
“L’abolizione definitiva delle tariffe di
roaming è una tappa fondamentale per
il completamento del mercato unico.
L’accordo raggiunto è un grande passo
in avanti e permetterà finalmente a tutti
di chiamare, inviare messaggi e navigare senza per questo dover pagare un ulteriore sovrapprezzo. Un segnale di
dinamismo in un periodo non facile: la dimostrazione pratica che l’Europa funziona quando riesce a dare risposte e a
rendere più semplice la vita dei cittadini”.
Commenta con queste parole Aldo Patriciello, eurodeputato e membro della
Commissione Industria, Ricerca e Energia, l’accordo raggiunto tra Parlamento,
Consiglio e Commissione europea che dà
il via libera definitivo all’abolizione del
roaming per i consumatori europei a partire dalla metà del prossimo giugno. Le
tre istituzioni europee si sono accordate
scuola e la scritta “giù le mani
….” , sono state un simbolo icastico di determinazione, peraltro
premiato dal voto popolare. Una
volta in consiglio comunale, con
i colleghi di Costruire Democrazia, Michele Coralbo e Massimo
Romano, ha continuato la battaglia. Quel gruppo, infatti, è riu-
scito a raccogliere 591 firme in
calce alla petizione che scongiurava la chiusura definitiva dell’edificio,
sostenendo
il
diritto/dovere dell’amministrazione di garantire l’esistenza e la
validità delle scuole di quartiere.
E quella di Via Kenndy lo era.
“A ciascun quartiere la sua
scuola”
venne detto, strappando al sindaco la promessa che avrebbe
fatto il possibile per non eliminare le scuole dai quartieri. La
scuola di Via Kennedy non è
stata mai più riaperta e nel Bilancio 2017 ha trovato la sua definitiva destinazione sul mercato
edilizio cittadino, con ottime prospettive di ingolosire la speculazione edilizia trattandosi di una
struttura che con i benefici costruttivi del Piano Casa può aumentare enormemente di volume,
in una zona centrale del capoluogo. Dal consigliere/presidente
del consiglio comunale Michele
Durante che ha svolto una lunga
azione amministrativa e politica
in difesa delle scuole di quartiere
e, in particolare, della scuola di
Via Kenneddy, di fronte al capovolgimento del suo pensiero e
della sua azione, tutto era lecito
aspettarsi, tranne che ne sposasse
il trasferimento sul mercato edilizio e della speculazione, e lo approvasse. Cambiare parere e
punto di vista, non è reato. E’
solo mancanza di coerenza. E di
credibilità. Non sarà più una
scuola, ma certamente uno dei
cespiti più cospicui in entrata.
Dardo
Patriciello: “Addio alle tariffe roaming
Un accordo storico”
infatti sui tetti dei prezzi all’ingrosso per i
dati che gli operatori dovranno applicare
tra di loro, l’ultimo ostacolo che impediva, fino ad oggi, l’avvio del provvedimento.
“Sono convinto che l’intesa sull’abolizione del roaming – spiega Patriciello –
possa rappresentare un modello per ulteriori integrazioni in altri settori. Dopo
anni di trattative si è riusciti a siglare un
accordo che tiene insieme due necessità,
entrambe fondamentali: quella cioè di
uniformare il sistema di tariffe all’estero
per i consumatori e quella di consentire
all’industria delle telecomunicazioni
di
continuare ad investire
nelle infrastrutture di
rete. Credo sia questa –
conclude l’eurodeputato azzurro – la linea
su cui occorre insistere
e lavorare: un’Europa
che risolve i problemi e
che crea opportunità di
crescita e sviluppo è
un’Europa che sa farsi
ascoltare”.
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2 febbraio 2017
I nuovi investimenti pubblici in programma sulla rete ferroviaria locale e la bozza del
nuovo Contratto di servizio con Trenitalia al centro dell’interesse dei molisani
Il presidente della giunta regionale del Molise, Palo di
Laura Frattura, intervenendo
in aula sulla mozione del consigliere (ex Pd) Michele Petraroia interessato al nuovo
contratto di servizio tra la Regione e la società ferroviaria
Trenitalia, cui sono stati riconosciuti 94 milioni di euro per
debiti accumulati nell’arco di
tempo dal 2009 al 2016, ha
assicurato che entro il mese di
febbraio avrebbe sottoscritto
il nuovo contratto e con esso,
secondo il suo punto di vista,
sarebbero finite le polemiche.
Quali polemiche?
Secondo il presidente, l’assessore ai trasporti e la maggioranza dei consiglieri regionali,
la richiesta da parte di Petraroia di istituire una commissione che raccogliesse le
cause, i motivi e le ragioni del
debito di 94 milioni e che, si
incaricasse anche di verificare
se a Trenitalia fossero state
applicate le clausole contrattuali ogni qualvolta i treni per
Roma hanno avuti problemi di
agibilità; ogni qualvolta si
sono fermati in piena campagna a motori spenti; ogni
qualvolta hanno viaggiato con
minuti ed ore di ritardo; ogni
qualvolta i viaggiatori hanno
lamentato il mal funzionamento degli impianti di climatizzazione delle carrozze
soffrendo il freddo d’inverno
e il caldo d’estate, era motivo
di polemica e come tale da
evitare per meglio raggiungere il nuovo accordo e an-
Chiesto l’invio degli atti alla
Terza commissione consiliare
Dopo la clamorosa bocciatura della commissione consiliare che avrebbe
ficcato il naso nelle faccende di Trenitalia e nelle inadempienze della Regione, è cresciuta l’esigenza di chiarezza
dare
avanti. L’esito della votazione
della mozione è noto: respinta. Perché, lo ribadiamo,
andare a ficcare il naso nelle
faccende di Trenitalia e nelle
inadempienze della Regione
sarebbe stato un esercizio di
trasparenza poco gradito alle
parti, tanto che, entro il mese
di febbraio, il presidente Frattura, ch’è uomo d’onore, e bisogna credergli, firmerà il
nuovo contratto di servizio. E
L’Intervento
Egregi Consiglieri,
l’Ordine del Giorno approvato lo
scorso 3 novembre prevedeva, al punto
11, che “entro fine gennaio 2017 avvenga la presentazione di tutta la documentazione tecnica degli edifici
scolastici (carta d’identità degli edifici) sul sito del Comune”. Poiché il
mese di gennaio è terminato, e dalla
consultazione del sito del Comune di
Campobasso non risulta alcuna pubblicazione, si richiede di comunicare il
link per accedere alla documentazione
tecnica degli edifici scolastici. Si richiede il collegamento internet poiché
non si ritiene possibile che questo sia
un altro punto disatteso dell’ordine del
giorno approvato il 3 novembre; infatti
un argomento così importante, che in-
solo
allora, se le parti vorranno, saranno resi noti i termini del
contratto e le modalità di applicazione. Per gentile concessione, e solo per gentile
concessione della giunta,
sempre nel corso del dibattito
consiliare, per addolcire la
pillola a Petraroia, è stato
detto che l’assessore Nagni si
sarebbe reso disponibile a trasmettere alla Commissione
consiliare ai trasporti presie-
duta
dal fratturiano di ferro, Salvatore Ciocca, gli atti che riguardano gli investimenti
pubblici in programma sulla
rete ferroviaria molisana e la
bozza del nuovo Contratto di
Servizio con Trenitalia. Se le
parole hanno un senso, la trasmissione alla Commissione
trasporti dei due elaborati da
cui sarebbe possibile rendersi
conto della qualità del nuovo
rapporto contrattuale con Tre-
nitalia e, soprattutto, conoscere
i progetti e gli investimenti finanziari studiati per migliorare la rete ferroviaria locale,
la sua eventuale velocizzazione ed elettrificazione, sarebbe già dovuta essere stata
effettuata. Non fosse altro
perché, stando all’annuncio di
Frattura che entro febbraio
avrebbe sottoscritto la nuova
intesa con Trenitalia, alla
Commissione presieduta da
poco
rimarrebbe
Ciocca
tempo per approfondire il
testo ed eventualmente suggerire qualche miglioramento.
Della commissione trasporti si
dà il caso, però, faccia parte
Petraroia. Ed è lui infatti che a
differenza di Ciocca, s’è premurato di scrivere a Nagni,
sollecitandogli la disponibilità
espressa nel corso della seduta consiliare. Giusto perché
si sappia, della richiesta ha informato il presidente del consiglio Vincenzo Cotugno, il
responsabile del Quarto dipartimento regionale Massimo
Pillarella, e il leggermente distratto Salvatore Ciocca.
Dardo
Cari consiglieri comunali,
e la carta d’identità delle scuole?
teressa ogni genitore che porta i figli
nelle scuole di Campobasso, non sarebbe possibile disattenderlo, oltrettutto trattandosi di dati non sensibili
che dovrebbero essere facilmente accessibili per tutti. Un onere di questa
importanza, per il quale Voi Consiglieri avete riconosciuto il diritto all’informazione sulla documentazione
tecnica, prendendo all’unanimità l’impegno di assolverlo attraverso la pubblicazione dei documenti sul sito del
Comune, non si ritiene che possa essere stato disatteso dall’Amministrazione comunale di cui fate parte. Per
questo, non credendo che l’Ammini-
strazione comunale abbia
ignorato la volontà e l’impegno preso dall’intero
Consiglio comunale, ma
non essendo riusciti a consultarli, si chiede a Voi
Consiglieri di comunicare
a tutti i genitori il link per
accedere alla visione dei
documenti degli edifici
scolastici pubblicati sul
sito del Comune di Campobasso.
Associazione Scuola a
Misura di Bambino
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2 febbraio 2017
Incontro tra i Sindaci del basso Molise e i vertici regionali
Interventi nel breve periodo; programmazione, collaborazione e
confronto nel lungo. È la soluzione individuata a Palazzo Vitale
al termine della riunione con il
presidente della Regione, Paolo
di Laura Frattura, l’assessore ai
Lavori pubblici, Pierpaolo Nagni,
il delegato alla viabilità della Provincia di Campobasso, Giuseppe
D’Elia, i sindaci e i parroci dei
comuni molisani in protesta per le
strade dissestate e i collegamenti
interrotti.
All’incontro, gli amministratori
di Acquaviva Collecroce, San Felice del Molise, Montemitro, Castelmauro, Palata, Tavenna e
Mafalda. Per Montefalcone del
Sannio la delega al sindaco di San
Felice del Molise.
“Abbiamo ripercorso e analizzato
gli impegni assunti per far fronte
ai pesantissimi disagi che i nostri
comuni soffrono soffermandoci
in particolare sulle problematiche
legate alla tempistica – riferiscono a conclusione dei lavori
Frattura e Nagni –. Questa sera
tutti insieme, sindaci e parroci,
Regione e Provincia, abbiamo ragionato sui prossimi interventi da
effettuare nell’immediato con
Strade dissestate,
la Regione si impegna
l’impegno di aggiornarci di nuovo a
breve e con maggior frequenza.
Lo richiede una situazione molto
La Regione ha disposto la dismissione di una centralina per
il rilevamento della qualità dell’aria nel cuore della città, in una
zona a rischio inquinamento
come conferma la procedura d’infrazione
avviata dall’Unione europea per sforamento dei parametri in quella stessa area.
Intanto il progetto di una bretella che decongestioni il traffico interno resta chiuso
in un cassetto. Interpellanza M5S: non
vorremmo che qualcuno avesse deciso di
anteporre il taglio della spesa pubblica
alla salute dei cittadini
La qualità dell’aria che respiriamo deve
essere monitorata dalle istituzioni. Lo
prevede l’Unione europea e lo sa bene la
Regione Molise che con apposita legge
impone alla Giunta di predisporre una
rete regionale di rilevamento della qualità dell’aria e gestire le postazioni che la
costituiscono. Per far questo la Giunta si
appoggia all’Agenzia regionale per la
protezione ambientale che gestisce le postazioni di rilevamento.
Nell’ottobre 2016, con delibera di giunta
n. 451, questa rete di rilevamento viene
adeguata prendendo atto delle relazioni
dell’Arpa Molise. Il progetto di adeguamento prevede la dismissione di una delle
due centraline di rilevamento presenti a
Venafro, quella collocata lungo via Colonia Giulia, la via di maggior transito, nei
pressi dell’istituto scolastico “Pilla”.
Questa centralina è importante perché è
l’unica che misura il biossido di azoto,
pericoloso inquinante correlato al traffico
veicolare.
precaria, in territori che mostrano
una fragilità estrema gravata dalle
difficili condizioni meteorologi-
che
che si sono verificate nelle ultime
settimane”.
L’esito dell’incontro e le solu-
zioni
amgli
prospettate hanno indotto
azioni
ministratori ad annullare le
di protesta in programma a cominciare dall’annunciata riconsegna delle fasce tricolore al
prefetto di Campobasso.
Il prossimo 3 febbraio si riuniranno invece ad Acquaviva Collecroce per concordare una
strategia comune da condividere
con la Regione.
“Andremo avanti e continueremo
a fare la nostra parte per mettere
in sicurezza le strade molisane.
Fondamentale, per questo, resta
la collaborazione con i nostri amministratori locali. Questa sera diciamo grazie ai sindaci e ai
parroci per la condivisione generale espressa in un incontro proficuo e costruttivo”, concludono
il presidente Frattura e l’assessore
Nagni.
Venafro: la centralina, la bretella
e la spending review
Nella
delibera che taglia la centraline si legge
che il provvedimento mira ad evitare
“l’inutile eccesso di stazioni di misura
anche al fine del contenimento della
spesa pubblica”. Quindi sembra di capire
che la centralina sia stata tagliata per fare
economia. Una decisione che lascia perplessi i cittadini, anche perché sono ancora in corso due procedure di infrazione
avviate da parte dell’Unione europea nei
confronti dello Stato Italiano (una delle
quali per sforamento dei parametri legati
proprio al biossido di azoto) e il Molise
ne è interessato proprio per l’area venafrana.
I portavoce M5S in Consiglio regionale
Patrizia Manzo e Antonio Federico hanno
presentato un’interpellanza in Consiglio
regionale per capire i motivi della dismissione di una centralina di rilevamento in una zona interessata da
procedure comunitarie d’infrazione e per
capire se davvero il motivo è da ricercare
nel solito contenimento della spesa pubblica. La centralina è indispensabile per
monitorare la qualità dell’aria; tra l’altro,
per rimuovere l’infrazione europea e per
ridurre nell’immediato l’inquinamento
nel centro urbano, non vi sono strade alternative in grado di garantire in sicurezza il traffico interregionale.
In verità una soluzione era stata indicata,
un progetto cantierabile approvato dall’amministrazione comunale che riguardava la famosa “bretella di Ceppagna” di
cui però non si sa più nulla. Il MoVimento 5 Stelle Molise, quindi, vuol sapere anche se il progetto della bretella è
stato abbandonato o se esistono progetti
alternativi per la decongestione del traffico in quel tratto.
In questo quadro, però, va aggiunto un
dettaglio importante: le condizioni in cui
opera l’Arpa Molise. Nella nostra interpellanza chiediamo alla Regione se ritiene necessario incrementare la
dotazione finanziaria per l’Arpa in relazione alla sua attività ordinaria di moni-
toraggio ambientale.
Una nota del Comune di Venafro datata
marzo 2015, infatti, racconta di un incontro tra vertici comunali, Regione e
Arpa, in cui veniva prospettata l’esigenza
di una intensificazione del monitoraggio
ambientale, ma allo stesso tempo rilevata
una carenza di risorse finanziarie e strum
e
n
t
a
l
i
.
Per l’Arpa quest’anno in Bilancio sono
stati assegnati 1 milione e mezzo di euro,
a cui si aggiungono 6 milioni come quota
dalla ripartizione del fondo sanitario regionale. Una somma complessiva inferiore rispetto a quella degli altri anni e in
continuo calo.
il 2017, però, per l’agenzia è un anno determinante, perché ci sono nuove normative nazionali e quindi nuove competenze
da rispettare. È stata approvata infatti, ed
è in vigore dal 14 gennaio, la legge nazionale sulla Riforma del sistema delle
agenzie nazionali ambientali, la 132 del
2016, e di recente sono stati approvati i
nuovi Lepta che attribuiscono in capo all’Arpa dei livelli essenziali di tutela delle
prestazioni ambientali, stringenti e obbligatorie; non sappiamo se siano mai riusciti a garantirli, ma sicuramente da
quest’anno saranno più vincolanti.
Movimento Cinque Stelle Molise
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2 febbraio 2017
Finanziamento regionale di 165 mila euro dai Fondi per lo sviluppo e la coesione 2007/2013
Un’isola ecologica “sel service” a
Campobasso per migliorare il servizio
di raccolta e smaltimento dei rifiuti
L’appalto dei lavori deve essere tassativamente definito entro la fine dell’anno
La giunta regionale il 30 gennaio 2017 ha approvato il progetto esecutivo per l’acquisto
di attrezzature e mezzi innovativi in favore del comune di
Campobasso, dell’importo di
165mila euro che rinvengono
dal Fondo per lo Sviluppo e la
Coesione 2007-2013, destinati
alla realizzazione di un’isola
ecologica “self service” per la
raccolta differenziata dei rifiuti
urbani ed assimilati. Non capita
spesso di intraveder negli atti
amministrativi regionali la presenza di richieste di finanziamento da parte del comune
capoluogo. E’ capitato, e ne va
preso atto. Il problema ora è vedere con quale e quanta tempestività l’amministrazione di
Palazzo san Giorgio riuscirà a
procedere, sapendo che il conseguimento delle Obbligazioni
giuridicamente vincolanti ( ovvero l’obbligo giuridico che la
stazione appaltante responsabile dell’attuazione dell’intervento assume nei confronti
dell’appaltatore), la Regione
glielo ha graziosamente spo-
Iernia – Convalida degli
eletti alla prima seduta del
nuovo consiglio provinciale
di Isernia, la cui composizione è stata decretata dall’esito della consultazione
elettorale di giovedì 12
gennaio.
Ieri in Consiglio provinciale, non sono stati presentati ricorsi, né sono state
sollevate cause di incompatibilità, per cui si è proceduto alla convalida con
voto espletato all’unanimità.
Il presidente Coia, in apertura dei lavori, ha preannunciato la decisione di
riconfermare nel ruolo di
vicepresidente della Provincia Cristofaro Carrino, sindaco di Frosolone, che già
nella precedente consilia-
stato al 31 dicembre di quest’anno. Un piccolo favore, che
deve essere messo a frutto per
non correre il rischio di perdere
il finanziamento. Insomma,
l’appalto dell’isola ecologica
deve essere formalizzato prima
della fine del 2017. E sarà un
primo passo concreto per la
città per arrivare a migliorare il
servizio di raccolta e smalti-
mento dei rifiuti. In questo
caso, il coinvolgimento dei cittadini nell’accesso e nell’uso
dell’isola è anche un banco di
prova del livello di partecipazione popolare al più complesso e complicato progetto di
introdurre stabilmente e funzionante al meglio il servizio della
raccolta differenziata. Sono
anni che se ne parla; è stato no-
minato un assessore apposta
che non ha lesinato assicurazioni e propositi, ma la raccolta
differenziata a Campobasso è
talmente improbabile che rimane ancora un argomento e
non un’applicazione. Il servizio
che vien svolto sa di stantio;
l’uso dei cassonetti nella forma
con cui viene fatto, soprattutto
la scarsa pulizia e la cattiva ma-
nutenzione, è uno spettacolo
quotidiano poco gradevole e
poco apprezzabile. Il rapporto
tra l’amministrazione comunale
e la società
(partecipata) che svolge il servizio, è sicuramente viziato da
eccessiva tolleranza, quantomeno da una scarsa azione di
verifica e vigilanza. Sono
troppi evidenti le insufficienze
nel tenere pulita la città e, ribadiamo, la cura dei cassonetti, in
particolare. Insomma, Campobasso meriterebbe un ben diverso servizio e una ben diversa
qualità di esso. Le buone intenzioni assessorili le porta via il
vento. L’arrivo dei 165mila
euro, la realizzazione del progetto relativo all’isola ecologica “sel service”, sono episodi
che possono innestare un progressivo cambiamento di passo,
di mentalità, e migliorare concretamente il servizio. Ma bisogna saperli gestire e metterli in
atto.
Dardo
Isernia, in Consiglio provinciale
assegnate le deleghe agli assessori
tura ha rivestito tale compito.
Il presidente ha preannunciato quelle che dovrebbero
essere le deleghe assegnate
ai consiglieri sulle materie
di competenza dell’ente di
via Berta, deleghe che saranno ufficializzate nel
corso delle prossime ore.
Al consigliere Mike Matticoli è stato riassegnato il
settore Viabilità.
A Nicolino Colicchio è
stata affidata, tra le altre, la
delega al Turismo.
A Daniele Saia le competenze in materia di Aree interne,
Politiche
della
Montagna e agricoltura.
A Fabrizio Tombolini le deleghe all’Edilizia scolastica,
al
Bilancio
e
personale e alle Politiche
attive del lavoro.
In aula non è mancato lo
spazio per una disamina politica del risultato elettorale, che ha visto prendere
parte al dibattito il presidente Coia, il consigliere di
minoranza Salvatore Azzolini e il consigliere di maggioranza Mike Matticoli.
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2 febbraio 2017
Dura presa di posizione della Cgil contro il disegno di legge presentato dal ministro, Madia
CAMPOBASSO. Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco consegnato al potere prefettizio.
Questo è quanto emergerebbe
dalla bozza del decreto legislativo
della riforma Pa firmata Madia di
modifica dell’ordinamento del
Corpo dei Vigili. La denuncia è
della Fp Cgil Vigili del Fuoco,
che così commenta: “Il governo
sta manovrando per togliere definitivamente l’autonomia ai Vigili
del Fuoco mentre, nelle emergenze e quotidianamente con il
soccorso tecnico urgente, le lavoratrici ed i lavoratori del Corpo
garantiscono assistenza alla collettività su tutto il territorio nazionale”.
Secondo Danilo Zuliani, responsabile nazionale della Fp Cgil Vigili del Fuoco, “se si dovesse
realizzare questo scellerato, vergognoso progetto si passerebbe
alla completa e definitiva militarizzazione del Corpo”. La Cgil,
precisa, “rigetta completamente
l’intero impianto del Decreto che,
oltre a relegare le lavoratrici ed i
lavoratori, tutti, quale bassa manovalanza nelle mani dei Prefetti,
pone gli operatori del soccorso in
una posizione di subalternità intollerabile”.
Per Zuliani “tutto l’ordinamento
è un’accozzaglia di norme che
nulla hanno a che vedere con il
fine ultimo del nostro lavoro, che
è e rimane il soccorso alle popolazioni in un sistema di protee
integrato
civile
zione
all’avanguardia. L’intero articolato non rispetta minimamente il
“I Vigili del fuoco italiani premiati
ma il Governo li vuole annientare”
Da stalking a molestie
E denunce finali
Lo ‘strano’ caso giudiziario a
Campobasso
personale del Corpo, ridisegna
una struttura ingessata nella quale
i ruoli e le qualifiche non offrono
adeguati percorsi di carriera e soluzioni alternative all’attuale disastro provocato dal D.Lgs.
217/05, anzi, se possibile, ne peggiora l’impianto”.
Per questo, aggiunge il responsabile Fp Cgil Vvf, “crediamo che
diventi indispensabile unire gli
intenti, quelli dei Dirigenti, depauperati di ogni tipo di potere,
con quelli del personale, relegato
a diventare manovalanza senza
alcun riconoscimento professio-
La Regione Molise, il cui
territorio per oltre il 70 per
cento è montuoso, con
grande acume tattico e amministrativo (!), nel corso
del 2011 ha deciso di disfarsi delle Comunità montane lasciando che i territori
di alta quota si arrangiassero da soli.
Con la legge 6 del 24 marzo 2011,
dunque, il consiglio regionale ha deciso di estinguerle, senza porsi il
problema se e come sostituirle con
altro organismo in grado di assecondare la vita di quei territori e di
quelle popolazioni, oggettivamente
resa più difficile e complicata dalle
condizioni ambientali, dalla ridotta
mobilità, dalla precarietà dell’assistenza sociale, da un’economia ristretta a poche attività agricole,
silvo/pastorali e artigianali. La lungimiranza di quella decisione è ancora vivida e la si ritrova, ormai
sono oltre cinque anni, nei provvedimenti amministrativi della Regione Molise, ogni qualvolta è
tenuta ad emettere mandati di paga-
nale, con ulteriori restringimenti
di tutele e diritti. Tutti uniti contro
questa ulteriore pseudoriforma,
prosieguo del progetto partito nel
2002 e sinonimo di default del
Corpo. È sotto gli occhi di tutti lo
sfacelo prodotto in questi 10 anni
dal precedente ordinamento, ora
bisogna rigettare la proposta dell’Amministrazione e, discutere
seriamente del nostro futuro. La
Cgil - conclude Zuliani - si dissocia dicendo No a questo progetto
e metterà in campo ogni iniziativa
per contrastare questo vergognoso disegno”.
Si era aperto con un procedimento per stalking si chiude
con una presunta molestia
anche se il giudice ha ritenuto
che le confutazioni portate
dalla denunciante non sarebbero risultate a vero. E’ il
caso, singolare, che si è
svolto dinanzi i giudici del
Tribunale di Campobasso. A
denunciare l’uomo era stata
una donna all’epoca dei fatti
colleghi di lavoro. Il processo è andato avanti dal 2013 al 2015
ed ha visto lo sfilare di testimoni e prove documentali. Alla fine,
però, il giudice ha derubricato l’accusa di stalking riconoscendo
solo una presunta molestia. Ma l’uomo ha ritenuto di impugnare
in Cassazione la sentenza del giudice ed ha presentato una querela al Tribunale di Campobasso nei confronti della donna per
‘calunnia, diffamazione e falsa testimonianza’. Una storia, dunque, che continua e alla quale dovranno porre fine i competenti
magistrati.
Comunità montane, sciolte dal 2011
non hanno trovato la soluzione finale
Continua a mancare la riorganizzazione della macchina regionale
mento
per milioni di euro destinati alle
spese per il personale e per la gestione degli uffici e dei servizi delle
Comunità in liquidazione, in cui,
stazionano i dipendenti che ancora
non vengono collocati all’interno
dell’organico regionale come previsto e sancito dall’articolo 2 della
legge regionale 22/2012. Dunque,
da oltre cinque anni le Comunità
montane del Molise sono in fase di
liquidazione e non se ne vede la
fine. Un procedimento evidentemente così complicato e complesso
che non trova soluzione e compimento nonostante l’impegno e la
competenza dei commissari liquidatori . La situazione nel suo complesso
disegna
una
realtà
perfettamente aderente al grado di
irresponsabilità con cui è stato deciso di eliminare le Comunità mon-
tane senza porsi preventivamente
cosa sarebbe accaduto e come fronteggiarlo.