Riscaldamento e raffrescamento, una panoramica dei

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Riscaldamento e raffrescamento, una panoramica dei proge
Riscaldamento e raffrescamento, una panoramica dei
progetti finanziati dalla UE
Una panoramica di progetti finanziati nell’UE nel settore heating&cooling. Riporta inoltre 54 schede
di progetti di ricerca e di applicazioni e soluzioni anche in campi innovativi, con uso di rinnovabili e
interventi di efficienza energetica in ambito residenziale, urbano e industriale.
Redazione QualEnergia.it
Riscaldamento e raffrescamento sono per l’UE un problema da risolvere per la bilancia
energetica e per gli obiettivi comunitari, visto che assorbono la metà dei consumi finali di
energia (circa 546 Mtep, dato 2012) e appena il 18% di questi è coperto da fonti rinnovabili.
L’Unione Europea dal febbraio dello scorso anno ha adottato una strategia proprio per questa
tipologia di consumi, come parte del suo più ampio Pacchetto energetico, all’interno della quale
saranno finanziati numerosi progetti e attività.
Anche per questo scopo è stato appena pubblicato dalla Commissione Europea un ricco documento
(link in basso) che fornisce una panoramica di tutti i progetti finanziati dall’UE nell’ambito del settore
heating and cooling, molti dei quali ancora non terminati.
Nel report sono compresi i progetti realizzati all’interno del programma Horizon 2020 (bandi
2014-2015) e i precedenti, come quelli nell’ambito del Settimo Programma Quadro (FP7, bandi
2012-2013) e Intelligent Energy Europe (IEE, bandi 2011-2013).
Il documento è un utile strumento per aziende, operatori energetici ed ESCo per una valutazione
dello stato dell’arte di questo settore su scala continentale, visto che riporta anche 54 schede
tecniche di progetti di ricerca e di applicazioni e soluzioni dimostrative (con link ai singoli siti) anche
in campi innovativi.
Tra le tante iniziative raccontate, diverse riguardano l’integrazione di impianti
nell’infrastruttura delle aree urbane o l’utilizzo degli accumuli termici per applicazioni in
condomini.
Altri progetti hanno invece sviluppato azioni rivolte ad una maggiore penetrazione di mercato,
anche attraverso il superamento delle barriere non tecnologiche e il sostegno agli investimenti e
alla bancabilità di interventi pubblici e privati.
Nel report si spiega come siano stati allocati finora circa 166 milioni di euro di fondi dedicati alle
soluzioni per il riscaldamento e il raffrescamento con fonti rinnovabili e interventi di efficienza
energetica, incluso ad esempio il recupero del calore nei processi industriali.
La Commissione Europea ricorda poi nel suo report che il 45% di tutti i consumi per riscaldamento e
raffrescamento nell’UE è attribuibile al settore residenziale, il 36% al settore industriale e il 18% in
quello dei servizi.
Poiché ognuno di questi settori ha un notevole potenziale di riduzione della domanda e tenendo
presente che il 75% dei combustibili utilizzati ancora è di origine fossile, si può ritenere che in questo
ambito, sebbene molto complesso vista la sua frammentazione, ci siano ampi margini per
raggiungere gli obiettivi comunitari su clima ed energia al 2020 e al 2030, creando anche nuova
occupazione e know-how per l'export.
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Documento "Heating & Cooling sector" della CE
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Redazione QualEnergia.it
URL di origine (Salvata il 06/02/2017 - 13:40):
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