Bergamo mette a confronto le cucine regionali di Trento e Alghero

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Transcript Bergamo mette a confronto le cucine regionali di Trento e Alghero

FUORIPORTA
ottobre 2014
Bergamo mette a confronto
le cucine regionali
di Trento e Alghero
G
li addetti ai lavori le chiamano "contaminazioni" culturali, un circolo virtuoso, per dirla in altri termini, che attraverso lo scambio di esperienze può favorire la difesa e
la valorizzazione del nostro ricco patrimonio enogastronomico. Un concetto caro anche alla bergamasca Marinella Argentieri, che ne ha fatto uno dei valori portanti
dei "Ristoranti Regionali – Cucina DOC", l' associazione
che guida ormai da anni.
L'ultimo esempio è di pochi giorni fa, quando, all’Hotel
Carlos V di Alghero, ha fatto incontrare e confrontare l'
enogastronomia trentina e sarda, nel corso di una serata che ha visti impegnati i ristoranti "Da Pino" di San Michele all’Adige e "Del Emperador" di Alghero. Realizzata
con il contributo della Fondazione M.E.T.A, l'iniziativa
ha permesso agli ospiti di assaggiare i piatti della tradizione trentina e algherese abbinati ai vini dell'azienda
agricola Zeni e della Cantina Santa Maria la Palma, la
più importante produttrice di Vermentino dell’isola.
Il tutto arricchito, alla vigilia, anche da due "fuoriprogramma": il primo all'agriturismo S’ena Frisca di Tissi
(ottimi la ricotta con crema di mosto, il crudo con fichi
d'India, la fregola con verdure e il porcetto), il secondo
al ristorante La Speranza, sulla spiaggia di Pollina, regno
incontrastato di Tonino Demartis. Eccellenti sia i quattro
antipasti algheresi sia le bavette agli scampi, per citare
alcune proposte.
Il gemellaggio vero e proprio è stato aperto dall'aperitivo con Akenta Brut a base di Vermentino (l’ultimo
nato nella Cantina Santa Maria la Palma, battezzato con
l’acronimo dell’augurio sardo “A kent’annos”) servito
sulla terrazza panoramica del Carlos V in abbinata al
Trentingrana Dop. Quindi gli chef Giuseppe Prencipe
per il Trentino e Mauricio Marra per la Sardegna hanno
avviato le danze. Il menù che ha "unito" le due regioni ha
proposto in sequenza: l'insalata di porcini su cotechino
di coniglio sfumato all'aceto di mele e l'orzotto mantecato al rosmarino e affogato di Sabbionara da parte
del ristorante Da Pino e Rotolo di maialino con cavolo
verza, purea di melanzane e patate al forno e Panadas
di pecorino e fichi d'India con abbamele per il "Del Emperador". Ora toccherà ai sardi ricambiare la visita con
una trasferta in Trentino.
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NELLE FOTO
1) Gli chef Giuseppe Prencipe del ristorante "Da Pino" di San Michele all’Adige e Mauricio Marra (con la divisa nera) "Del Emperador" di Alghero
2) Marinella Argentieri (al centro) consegna a Riccardo Piras e alla moglie Alessia, dell'agriturismo S'ena Frisca, la targa dell'Associazione
3) La consegna della targa "Ristoranti Regionali – Cucina DOC" a Tonino Demartis del ristorante La Speranza
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17/10/2014
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PANTAGRUEL
a cura
di Giuseppe Casagrande
L’EVENTO
PROSIT
QUESTA SERA
IL TRENTINO
OSPITERÀ
LA SETTIMA TAPPA
DEL FESTIVAL
TRIVENETO
IL PROSECCO «BIO»
DI ANDREA BACCINI
L’AZIENDA DUCA DI DOLLE
BACCALÀ «SHOW»
A CASTEL TOBLINO
ettimo appuntamento
questa sera del 5°
Festival Triveneto
del Baccalà. Dopo le serate
all’«Antica Gardumo» di
Ronzo Chienis, al «Basilisco»
di Treviso, al «Tivoli»
di Cortina d’Ampezzo (Bl),
al «Ponte» di Lusia (Ro),
al «Matiz Da Otto» di Timau
(Ud), ai «Mediatori» di
Tombolo (Pd), questa sera
sarà «Castel Toblino» ad
ospitare la kermesse. Per
l’occasione lo chef Stefano
Bertoni proporrà in apertura
una crema di baccalà con
patate croccanti, porcini
e tartufo nero. Seguiranno
i tortelli di baccalà con
S
sarde di lago, pinoli, uvetta
e limone candito e un
trancio di baccalà affumicato
al legno di ulivo con cavolo
rosso, melograno e mostarda
di mele cotogne.
Trentadue sono i ristoranti
delle Tre Venezie che si
sfideranno per la conquista
del Trofeo Tagliapietra
detenuto da Alfio Ghezzi, lo
chef stellato della Locanda
Margon di Ravina di Trento,
vincitore della passata
edizione del Festival con
l’innovativo antipasto
«Blanc de Blancs».
A scegliere il piatto
più sfizioso (realizzato
o con lo stoccafisso o con
il baccalà salato) saranno
i clienti dei ristoranti
e una giuria tecnica che
proclamerà il vincitore nel
corso della finalissima in
programma il 3 dicembre
al Ristorante «Ballotta»
(Torreglia) sui Colli Euganei.
Il baccalà fa parte ormai
della tradizione
gastronomica delle Tre
Venezie, territorio che
ha dato origine in Italia,
attraverso il veneziano
Pietro Querini, naufragato
nel 1432 alle Lofoten
(le isole norvegesi da cui
provengono i migliori
stoccafissi), alla diffusione
e al «culto» del baccalà nella
duplice versione salata e
essicata. Un piatto da cui
difficilmente il gusto
popolare si stacca.
Il «Gadus morhua»
è la specie più nobile del
merluzzo che da seicento
anni arriva sulle tavole
italiane, in particolare nei
ristoranti delle Tre Venezie.
Ed è proprio per una sorta di
«diritto di nascita» che solo
qui poteva sorgere cinque
anni fa questo Festival che
vuole superare la classica
utilizzazione del baccalà
nella versione alla vicentina
e mantecato alla veneziana.
Giuseppe Casagrande
IL GEMELLAGGIO IL RISTORANTE «DA PINO» SUPERSTAR
LA CUCINA E I VINI TRENTINI
PROTAGONISTI AD ALGHERO
lghero, la «Piccola Barcello
na» sarda (un’isola nell’iso
la avendo conservato l’anti
ca lingua catalana), città famosa
per le aragoste, per i ricci di mare e
per la lavorazione del corallo, nei
giorni scorsi ha ospitato un gemel
laggio in chiave enogastronomica
tra la cucina trentina (rappresenta
ta dal Ristorante «Da Pino» di San
Michele all’Adige) e quella sarda
(rappresentata dall’«Emperador»,
il ristorante del pluristellato Hotel
Carlos V sul Lungomare Valencia di
Alghero. L’incontro è stato promos
so da Marinella Argentieri, nume
tutelare dall’Associazione Ristoran
ti Regionali Cucina DOC che fin da
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A
gli anni Settanta promuove l’enoga
stronomia regionale intesa come
espressione di cultura ed elemento
trainante dell’offerta turistica.
Protagonisti dell’evento gli chef del
Ristorante «Da Pino» Giuseppe
Prencipe e del Ristorante «Empera
dor» Mauricio Marra nonchè i pro
dotti tipici delle rispettive cucine,
formaggi in primis. Apprezzatissi
mo, in particolare, il Trentingrana
Dop abbinato all’Akenta Brut, l’ulti
mo nato della Cantina Santa Maria
La Palma di Alghero, affinato nelle
profondità marine dell’area protet
ta di Capo Caccia.
Da applausi i piatti proposti da Giu
seppe Prencipe: l’insalata di porci
ni su cotechino di coniglio sfumato
all’aceto di mele (piatto abbinato al
Müller Thurgau 2013 dell’azienda
Zeni di San Michele all’Adige) e l’or
zotto mantecato con l’affogato di
Sabbionara (piatto abbinato al Pi
not Nero rosato 2013 sempre di Ze
ni). Una bontà anche i piatti propo
sti da Mauricio Marra: il rotolo di
maialino con cavolo verza, purea di
melanzane e patate al forno (abbi
nato al Cagnulari Gran Cru 2011 del
la Cantina Santa Maria La Palma) e
le panadas di pecorino e fichidindia
(piatto abbinato al Soffio di Sole
Vermentino passito 2010 sempre
della Cantina S. Maria La Palma).
[email protected]
Nelle foto in alto:
Stefano Bertoni
chef patron
del Ristorante
Castel Toblino.
In alto a destra:
la tenuta agricola
Duca di Dolle di
Cison Valmarino.
Nella foto sopra:
Danilo Moresco
patron del
Ristorante
«Da Pino»
con Marinella
Argentieri, con la
moglie Luciana
Caset e con lo
chef Giuseppe
Prencipe.
stata un’estate ricca
di soddisfazioni e di
riconoscimenti per
i vini della tenuta Duca di
Dolle di Cison di Valmarino
(Treviso). Il Prosecco Docg
biologico Extra Dry è stato
infatti insignito della Gran
Menzione al concorso
«Biodivino» riservato ai vini
biologici, nell’ambito del
premio enologico
internazionale «La Selezione
del Sindaco», organizzato
dall’Associazione Nazionale
Città del Vino. Il Concorso
si è tenuto al Museion di
Bolzano: 70 commissari,
di cui la metà provenienti
dall’estero, hanno esaminato
oltre mille campioni
provenienti da tutta Italia,
oltre che da numerose Città
del Vino europee, con una
forte rappresentanza
portoghese.
Tra i premiati, Duca di Dolle
si conferma come l’unica
azienda trevigiana
produttrice di Prosecco Docg
Biologico: un successo che
avvalora ulteriormente
la scelta della proprietà,
effettuata nel 2011,
di conversione al biologico
dei 10 ettari di vigneti
della Tenuta.
Ma non sono solo i vini Duca
di Dolle a inorgoglire il
patron della tenuta, Andrea
Baccini: il Relais,
agriturismo di charme
ricavato dall’antico eremo
camaldolese del 1500, ha
infatti ricevuto da
Tripadvisor il riconoscimento
di Eccellenza 2014 nel
settore dell’ospitalità.
Questo prestigioso attestato,
di cui possono vantarsi solo
È
il 10% delle strutture
presenti nel portale di viaggi
più grande del mondo, viene
assegnato alle strutture che
ottengono regolarmente
ottime recensioni da parte
degli utenti. E il Relais Duca
di Dolle, con i suoi 13 alloggi
(nove camere matrimoniali e
quattro appartamenti dotati
di ogni comfort), la piscina
immersa tra i vigneti, la
natura incontaminata che lo
circonda, rapisce il cuore di
chi vi alloggia. Un luogo
incantato dove rigenerare
corpo e spirito nel silenzio
e nell’incanto di un
paesaggio idilliaco. Prosit.
G. Cas.
VICENZA
AL VIA GUSTUS
VINI E SAPORI
o splendido Palazzo
Valmarana Braga, sto
rico edificio palladia
no nel cuore di Vicenza, ospi
terà domani 18 e domenica 19
ottobre la quinta edizione di
«Gustus», vini e sapori dei
Colli Berici. L’evento, promos
so dalla Strada dei Vini dei
Colli Berici, con la collabora
zione del Consorzio di Tutela
vini Colli Berici, sarà l’occa
sione per conoscere i produt
tori vicentini (30) e le eccel
lenze enogastronomiche del
territorio: salumi, formaggi,
miele, olio extravergine d’oli
va, grappe, caffè. Il lato gour
met dell’evento è stato affi
dato ai ristoratori delle «Buo
ne Tavole dei Berici».
L