Cervo decapitato a Lenna
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Transcript Cervo decapitato a Lenna
42 Provincia
L’ECO DI BERGAMO
DOMENICA 12 OTTOBRE 2014
IN BREVE
Cervo ucciso
e decapitato
Si segue la pista
dei bracconieri
VERTOVA
Si ride in dialetto
per la sacrestia
Dopo il successo conseguito la scorsa primavera,
a chiusura della stagione
teatrale 2013-2014, il
Gruppo dialettale Vertovese ritorna alla ribalta oggi alle 15, nella sala polivalente della Fondazione
Cardinal Gusmini, dove
presenterà la commedia
«Angel de nòm e de fato»,
esilarante produzione di
Carlo De Santis e Pier Paolo Zanoli. La commedia
sarà l’occasione per presentare un progetto di solidarietà: il ricavato della
sottoscrizione che si andrà
a promuovere verrà devoluto alla parrocchia che ha
bisogno di contributi per
sistemare le porte della sacrestia della chiesa della
Madonna di Lourdes.
Lenna, la carcassa dell’animale
abbandonata in un prato
Indaga la polizia provinciale
Lenna
ELEONORA ARIZZI
Un cervo abbattuto e decapitato.
È la macabra scena nella quale si
sono imbattuti ieri mattina i residenti della contrada Cornamena
a Lenna. La carcassa dell’animale
è stata privata della testa e abbandonata in tutta fretta nel prato che
costeggia la pista ciclabile e che si
trova al di là del cosiddetto Ponte
delle Capre, un caratteristico attraversamento sul fiume Brembo.
Un gesto simile è riconducibile a
un atto di bracconaggio: è probabile che gli autori dell’uccisione
rivenderanno il prezioso trofeo,
dotato di un ampio palco di corna
a giudicare dall’imponenza del
corpo (180 chili il peso stimato).
«Prima delle sette il mio cane
ha abbaiato per più di mezz’ora,
sono uscito di casa per cercare di
calmarlo e nel prato, a pochi metri
dalle case, ho fatto l’amara scoperta – spiega un abitante –. Il prato
era recintato da filo elettrificato
per il pascolo delle mucche ed è
stato divelto. Né la mia famiglia né
gli altri abitanti della contrada
hanno sentito spari di fucile e,
considerato che la carcassa non
presentava segni di predazione, è
risultato subito evidente che si
trattasse di bracconaggio».
L’episodio è stato segnalato alla
polizia provinciale che ha raggiunto la località, collocata tra la
contrada Scalvino e il centro abitato di Lenna. La carcassa del cervo è stata portata in una macelleria che collabora con la polizia per
valutarne la commestibilità. Sul
caso, c’è riserbo da parte degli inquirenti. «Sono in corso le indagini per verificare come sia stato ucciso – spiegano dalla sede centrale
–, ma è evidente che l’abbattimento del cervide sia avvenuto con
metodologie non consone».
La Val Brembana, con il gesto
diierimattina,chepurtroppopare
non sia un caso isolato, diventa
teatro di un atto vandalico compiuto probabilmente da cacciatori
di frodo, che usano armi illegalmente detenute o modificate. «È
La carcassa del grande cervo maschio trovata a Cornamena di Lenna: l’animale è stato decapitato
LOVERE
un fatto molto grave – dichiara
amareggiata un’altra residente –
anche perché è avvenuto in un postotranquillocomeilnostroborgo
e con modalità che dimostrano
che il fenomeno del bracconaggio
purtroppo non può dirsi eliminato». L’ipotesi alternativa è che la
morte del cervo sia dovuta a cause
naturali e poi decapitato.
A conoscenza dell’accaduto anche Alessandro Balestra, presidente dei cacciatori del comprensorio della Valle Brembana: «Se
verrà accertata la presenza di un
proiettile nella carcassa, chi ha
compiuto un gesto simile è un delinquente. Sono rammaricato dell’abbattimento illegale. La presenza di quest’animale nobile e prezioso è in aumento in zona». 1
Visite nel centro
studenti ciceroni
La «Fai Marathon» del
Fondo per l’ambiente italiano approda anche a Lovere. L’iniziativa propone
oggi «Arte e paesaggio in
uno dei borghi più belli
d’Italia». I partecipanti saranno accompagnati nel
centro storico dagli studenti dell’istituto turistico
Tassara Ghislandi di Pisogne. I ragazzi faranno da
guida. Le visite guidate
partiranno ogni trenta minuti dall’ufficio turistico
di piazza Tredici martiri
dalle 10 alle 11,30 e dalle
14,30 alle 16,30.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
lunga 1.400 metri e larga 4,50
metri. È una strada intercomunale molto frequentata, oltre
che dagli abitanti del luogo, anche dai ciclisti che, da diverse
parti della provincia, salgono da
Ardesio a Bani e quindi scendono verso Gromo (o viceversa)
con bici da corsa o rampichini.
«Si tratta – conferma il sindaco
Eli Pedretti – di una bretella
indispensabile per togliere da
un eventuale isolamento i comuni di Valgoglio, Gromo, Gandellino e Valbondione in caso di
interruzione della provinciale
49 tra il ponte Seghe e il ponte
Nuovo, nel territorio comunale
di Ardesio». 1
Stop pericolo caduta massi
Riaperta la Bani-Novazza
Ha riaperto ieri, con ordinanza del sindaco di Valgoglio, Eli Pedretti, la strada
intercomunale che collega la contrada
di Bani di Ardesio con quella di Novazza di Valgoglio.
Dopo la rimozione degli sbarramenti, le auto hanno ricominciato regolarmente a percorrerla. La strada era stata chiusa al
traffico circa due mesi fa per la
caduta di massi sulla carreggiata. Ora, a seguito della rimozione dei massi e della relazione del
geologo Sergio Ghilardi, nella
quale si afferma che attualmente al di sopra della strada non
sussistono pericoli di caduta, la
riapertura. Chi percorre la strada può notare dei massi ammucchiati a lato della carreggiata,
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Valgoglio
sulla destra per chi è diretto a
Bani. Si tratta del materiale fatto scivolare a valle, una decina
di giorni fa, dalla zona boschiva
al di sopra della via, dopo il loro
disgaggio a opera dei proprietari
dei terreni della zona.
La Bani-Novazza, compresa
tra le quote 1.015 metri di Bani
e 950 della strada per la miniera
di Novazza, sulla quale sfocia, è
Il cumulo di massi pericolanti fatti rotolare a valle OROBIE FOTO
Enzo Valenti
Virata sul lago: Antonella Clerici dall’amico sindaco
mia mamma a Paratico». Un ritorno a Sarnico, quello della
bionda conduttrice televisiva, la
quale già nel luglio scorso era
stata ospite del sindaco Bertazzoli nel palazzo comunale di via
Roma, a pochi mesi di distanza
dalla sua elezione a sindaco della cittadina.
«Mi piacerebbe – conclude
Bertazzoli – coinvolgerla in futuro in una manifestazione
orientata alla solidarietà, da organizzare nel nostro paese. Vedremo: da sempre Antonella è
molto attenta a queste iniziative». 1
Sarnico
Ha «ormeggiato» sul Sebino, di ritorno
dal matrimonio in Città Alta fra Michelle Hunziker e Tomaso Trussardi, di cui
aveva parlato felice in tv a «La prova
del cuoco», mostrando l’acconciatura
raccolta che avrebbe di lì a poco sfoggiato alle nozze bergamasche.
Poi «virata» sul lago per Antonella Clerici, ieri a Sarnico, in
visita al sindaco della cittadina
lacustre Giorgio Bertazzoli.
«Antonella è da anni una carissima amica di mia mamma Miriam e anche mia – chiarisce il
sindaco lumbard – e così ci siamo incontrati nell’abitazione di
Antonella Clerici con Giorgio Bertazzoli, ieri a Sarnico FOTO SAN MARCO
L. C.