Riforma della PAC 2014

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Transcript Riforma della PAC 2014

Riforma della PAC
2014-2020
PAC = Politica Agricola Comune
La PAC è una “Politica” dell’Unione Europea
È la più importante voce di spesa dell’attuale
bilancio pluriennale europeo
definito
Quadro Finanziario Pluriennale
2014-2020
Il QFP, o prospettive finanziarie
pluriennali, è suddiviso in rubriche,
organizzate in argomenti tematici
simili per aree di intervento
Rubriche del Bilancio UE
1) Crescita inclusiva e intelligente (47%)
Ricerca e innovazione, Istruzione e capitale umano, “Collegare l’Europa”,
Politica di coesione
2) Crescita sostenibile: risorse naturali (38,9%)
PAC, Pesca e Programma LIFE
3) Sicurezza e cittadinanza (1,6%)
Migrazioni, Sicurezza interna, Cittadinanza, Giustizia, Difesa ecc.
4) Europa globale (6,1%)
Pre-adesione, Partenariato, Aiuti umanitari ecc.
5) Amministrazione (6,4%)
Il tetto massimo di spesa per rubrica è
deciso ogni 7 anni con procedura di
codecisione tra Consiglio e Parlamento
europeo
QFP
Stanziamenti per impegni
Tab. 3 - Quadro finanziario pluriennale Ue-28: stanziamenti per impegni (milioni di euro)
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2014-20
Crescita intelligente ed inclusiva
66.354
60.283
61.725
62.771
64.238
65.528
67.214
69.004
450.763
Politica di coesione
52.406
44.678
45.404
46.045
46.545
47.038
47.514
47.925
325.149
Crescita sostenibile: risorse naturali
59.031
55.883
55.060
54.261
53.448
52.466
51.503
50.558
373.179
Pac I Pilastro (Mercati e pag. diretti)
43.515
41.585
40.989
40.421
39.837
39.079
38.335
37.605
277.851
Pac II Pilastro (sviluppo rurale)
13.890
13.652
13.653
13.653
13.654
13.654
13.655
13.656
95.577
Sicurezza e cittadinanza
2.209
2.053
2.075
2.154
2.232
2.312
2.391
2.469
15.686
Europa globale
9.222
7.854
8.083
8.281
8.375
8.553
8.764
8.794
58.704
Amministrazione
8.833
8.218
8.385
8.589
8.807
9.007
9.206
9.417
61.629
145.650
134.318
135.328
136.056
137.100
137.866
139.078
140.242
959.988
Rubriche
TOTALE
Percorso del negoziato QFP 2014-2020
29 giugno 2011
22-23 novembre 2012
Proposta della Commissione sul QFP 2014-2020
Mancato accordo al Consiglio europeo
7-8 febbraio 2013
Accordo Consiglio europeo sul QFP
11-14 marzo 2013
Risoluzione del Parlamento
all’Accordo del 8 febbraio 2013
27 giugno 2013
18-21 novembre 2013
dicembre 2013
europeo,
contraria
Accordo al trilogo
Parere del Parlamento europeo
Approvazione regolamento al Consiglio europeo
Le cifre definitive dell’accordo
QFP 2014-2020
QFP totale
PAC totale
Aiuti diretti
Intero periodo
(mld di euro a
prezzi 2011)
Ue
Italia
Ue
Italia
Ue
Italia
QFP attuale
2007-2013
994
83,5
413
44,2
289
29,4
960
78,6
363
36,6
265
24
-3,4
-5,9
-12,2
-17,2
-8,2
-18,3
QFP 2014-2020
Variazione %
Le principali riforme della PAC
Periodo di applicazione
Riforma
1993-1999
Riforma Mac Sharry
2000-2004
Agenda 2000
2005-2009
Riforma Fischler
2010-2013
Health check
2014-2020
Europa 2020
Il percorso della nuova PAC
È la prima volta che viene impiegato il
procedimento legislativo a livello UE definito
procedura di codecisione: esso comporta una
novità rispetto al passato
Il Parlamento europeo ha potuto approvare i
Regolamenti della PAC insieme al Consiglio,
elevandosi dal ruolo meramente consultivo
avuto finora
La PAC 2014-2020
La PAC vede ridursi la sua dotazione finanziaria
del 4%, anche se resta la politica più
importante dell’UE.
La riduzione è mitigata da 15,5 miliardi di euro a
disposizione dell’agricoltura europea al di
fuori della seconda rubrica di bilancio
La PAC nel QFP (UE28)
Differenze con il settennio precedente
2007-2013
Altro 13%
PAC 42%
I Pilastro 32%
II Pilastro
10%
Competitività
9%
Coesione
36%
2014-2020
Altro 15%
PAC 38%
I Pilastro 29%
II Pillastro 9%
Competitività
13%
Coesione
34%
PAC nel QFP a prezzi costanti 2011
(UE28, miliardi di euro)
Proposte
Primo pilastro
Secondo
(pagamenti diretti e
pilastro
misure di mercato) (sviluppo rurale)
Totale PAC
QFP 2007-2013
322,68
97,30
417,98
Proposta della
Commissione del 29 giugno
2011
286,55
95,74
382,29
QFP 2014-2020
277,85
84,94
362,79
Differenze
-13,9%
-12,7%
-13,2%
Le risorse destinate all’Italia
A causa della convergenza esterna i Paesi (tra i
quali l’Italia) con un livello medio di pagamenti
diretti più elevato sarà ridotto a favore di
quelli (Lettonia, Lituania, Romania ecc.) che
avevano un livello medio più basso.
Viene così attuata una ridistribuzione delle
risorse, e l’Italia è il Paese che ne viene più
colpito: avrà accesso al 6% in meno dei
finanziamenti finora concessi
Risorse per l’Italia
(miliardi di euro)
Fondi
Totale
nazionali
Media
annua
Fondo
Fondi Ue
Pagamenti diretti
27,0
0,0
27,0
3,8
OCM vino e
ortofrutta
4,0
0,0
4,0
0,6
Sviluppo rurale
10,5
10,5
21,0
3,0
TOTALE
41,5
10,5
52,0
7,4
Ridistribuzione tra Stati Membri
Struttura della PAC 2014-2020 (1)
La nuova PAC è costituita da 4 Regolamenti che
entreranno in vigore nel 2014 e 2015. Un
Regolamento transitorio, valido per l’anno
2014, favorisce la transizione negli Stati
Membri verso la nuova PAC
Due Pilastri (2)
I Regolamenti sono organizzati in due Pilastri,
mantenendo quindi invariata la struttura
originaria della PAC:
 Primo Pilastro: Pagamenti diretti, OCM Unica
(Feaga)
 Secondo Pilastro: sostegno allo Sviluppo rurale
(Feasr)
I 4 Regolamenti (3)
1. Pagamenti diretti: norme comuni sui regimi di
sostegno diretto agli agricoltori
2. Organizzazione Comune di Mercato unica
(OCM): stabilisce un’organizzazione comune di
mercato dei prodotti agricoli
3. Sviluppo rurale: sostegno allo Sviluppo rurale
con il Fondo Feasr
4. Regolamento Orizzontale: per il finanziamento,
la gestione e il monitoraggio della PAC
I Fondi della PAC (4)
La nuova PAC è finanziata da 2 Fondi europei:
 Il Feaga (Fondo europeo agricolo di garanzia):
finanzia principalmente il regime dei
Pagamenti diretti, gli interventi di mercato,
azioni veterinarie, di promozione,
conservazione, raccolta e utilizzo delle risorse
genetiche, creazione e mantenimento di
sistemi di informazione e di indagini agricole
I Fondi della PAC (5)
 Il Feasr (Fondo europeo agricolo per lo Sviluppo
rurale): finanzia la politica di Sviluppo rurale
(secondo Pilastro della PAC) che sostiene i
Programmi di Sviluppo Rurale (PSR) in gestione
condivisa con gli Stati Membri e le Regioni
La struttura definitiva della PAC (6)
Finanziamento, gestione e monitoraggio della
PAC (Reg. Orizzontale)
Primo pilastro
Secondo pilastro
- Pagamenti diretti
- Interventi di mercato
(OCM unica)
Sostegno allo Sviluppo
rurale
Feaga
Feasr
Obiettivi generali della nuova PAC
(Strategia Europa 2020)
1) Sviluppare una produzione alimentare
sostenibile attraverso l’aumento della
competitività del settore agricolo e la redditività
delle produzioni
2) Elaborare un piano per la gestione sostenibile
delle risorse e contrastare gli effetti del
cambiamento climatico
3) Programmare uno sviluppo territoriale
equilibrato, al fine di valorizzare la
differenziazione delle agricolture delle aree
rurali
Obiettivi specifici della nuova PAC
Per rispondere alle sfide future
Sfide
economiche
•Sicurezza
alimentare
•Variabilità dei prezzi
•Crisi economica
Sfide
ambientali
Sfide
territoriali
•Emissioni di gas serra
•Degrado dei terreni
•Qualità dell’acqua e
dell’aria
•Habitat e biodiversità
•Vitalità delle zone
rurali
•Diversità
dell’agricoltura nell’Ue
La novità più evidente
della PAC 2014-2020
Il nuovo regime dei Pagamenti diretti prevede
che il 30% di essi debba essere destinato al
greening (inverdimento): gli agricoltori
europei sono quindi “costretti” dall’UE a
svolgere un’azione benefica quotidiana a
sostegno dell’ambiente e del clima
Due macro-obiettivi
I. Competitività delle imprese agricole
(orientamento al mercato e il sostegno al
reddito)
II. Remunerazione dei beni pubblici
(rafforzamento della condizionalità del I°
Pilastro - greening – e la componente
ambientale della politica di Sviluppo rurale)
I Regolamenti
della nuova PAC
analizzati nel dettaglio
Reg. Pagamenti Diretti
• Entrerà in vigore dal 2015
• Prevede la suddivisione dell’attuale regime in più
componenti (7)
• Conferma il disaccoppiamento degli aiuti, con il
mantenimento di una componente accoppiata del
15%, facoltativa per gli Stati Membri
• Ha una duplice finalità:
– Assicurare un adeguato sostegno fisso al reddito agricolo
– Rafforzare l’efficacia ambientale della PAC
Le 7 componenti dei Pagamenti diretti
Tipologia
% del massimale
nazionale
Pagamenti obbligatori per gli Stati Membri
1.
Pagamento di base
2.
Pagamento ecologico (greening)
3.
Pagamento giovani agricoltori
max 70%
30%
fino al 2%
Pagamenti facoltativi per gli Stati Membri
4.
Pagamento ridistributivo per i primi ettari
fino al 30%
5.
Pagamento alle aree svantaggiate
fino al 5%
6.
Pagamento accoppiato
fino al 15%
7.
Pagamento piccoli agricoltori
fino al 10%
Il Pagamento di base (1)
• I titoli storici scadranno il 31 dicembre 2014
• Prevede l’assegnazione di nuovi titoli agli agricoltori
attivi in base alla Domanda unica al 15/5/2015
• Dopo la prima assegnazione si potranno ottenere:
– Per assegnazione della riserva nazionale
– Per trasferimento: affitto o compravendita di titoli
• Requisiti per avere accesso ai titoli:
– Aver ricevuto Pagamenti diretti durante il 2013 (salvo
alcune deroghe)
– Risultare agricoltore attivo
• I nuovi titoli saranno soggetti alla regionalizzazione
• Per evitare l’effetto penalizzante della
regionalizzazione sugli agricoltori che attualmente
sono in possesso di titoli dal valore elevato, la PAC
prevede il meccanismo della convergenza, per
garantire una transizione graduale dal sistema dei
titoli storici a quello dei nuovi titoli
Convergenza (graduale)
Regionalizzazione


Aiuti per ettaro uniformi a livello “regionale”.
Gli Stati membri definiscono le “Regioni” secondo criteri
oggettivi e non discriminatori, quali le loro caratteristiche
agronomiche e socioeconomiche, il loro potenziale
agricolo regionale o la struttura istituzionale o
amministrativa.

Avvicinare il valore attuale dei titoli ad un valore
uniforme a livello “regionale”.
Tre modelli di convergenza:
•
convergenza totale al 2015;
•
convergenza totale al 2019;
•
convergenza parziale al 2019 o modello “irlandese”.
Regionalizzazione
Convergenza

• Per ricevere il Pagamento di base, l’agricoltore deve
abbinare il possesso di un titolo a un ettaro di
superficie ammissibile (superficie agricola, cioè
seminativi, colture permanenti, prati permanenti)
• Ogni Stato Membro stabilirà una riserva nazionale,
alimentata con una riduzione percentuale del
Pagamento di base, fino al massimo del 3% del
massimale nazionale; potranno poi utilizzarla per
assegnare titoli a:
– Giovani o nuovi agricoltori
– Agricoltori per evitare l’abbandono delle terre
– Agricoltori per compensare svantaggi oggettivi
Il Pagamento ecologico (2)
• È il Pagamento “greening” (seconda componente
per importanza, dopo il Pagamento di base)
• Occuperà una percentuale fissa del 30% delle
risorse finanziarie per Stato Membro
• Porterà cambiamenti importanti alle tecniche
agricole delle aziende del settore
• Si tratta di una “super-condizionalità” che
impegnerà gli agricoltori dal 1° gennaio 2015
• Vi hanno diritto gli agricoltori che hanno accesso al
Pagamento di base
Condizioni per l’accesso al pagamento
greening
• Dovranno essere rispettate contemporaneamente
le seguenti pratiche agricole benefiche per il clima e
l’ambiente:
– Diversificazione delle colture, applicata solo ai seminativi
ad esclusione delle colture permanenti;
– Mantenimento dei prati permanenti, che non potranno
essere arati o coltivati;
– Presenza di aree di interesse ecologico, obbligatorie per
le aziende con più di 15 ettari a seminativo e possono
consistere in terreni lasciati a riposo, terrazzamenti,
elementi caratteristici del paesaggio, ecc.
• In alternativa, dovranno essere rispettate le pratiche equivalenti al
greening che consistono in pratiche di inverdimento già in vigore che
generano benefici per il clima e l’ambiente a livello equivalente o
superiore a quello del greening, ad esempio:
– Regimi agroalimentari del PSR che adottano misure equivalenti;
– Sistemi di certificazione nazionali o regionali;
• Le colture permanenti legnose agrarie sono greening per definizione
e quindi percepiscono il pagamento di default;
• Il mancato rispetto del greening comporta il decadimento dal diritto
al pagamento fino al 2016. Nel 2017 verrà aggiunta una sanzione pari
al 20% del pagamento, che si innalzerà al 25% nel 2018
Il Pagamento per i
giovani agricoltori (3)
• Aumento del 25% del Pagamento di base per i primi 5 anni di attività
dei giovani agricoltori
• Sarà un finanziamento obbligatorio per gli Stati Membri fino al 2% del
massimale nazionale
• È definito giovane agricoltore:
– L’agricoltore che si insedia per la prima volta in un’azienda agricola
in qualità di capo azienda
– Che abbia meno di 40 di età al momento di presentazione della
domanda
– Che possieda adeguate conoscenze e competenze professionali
• Lo scopo di questo pagamento è il ricambio generazionale
Il Pagamento ridistributivo (4)
• Facoltativo, destinato agli agricoltori che
hanno diritto al Pagamento di base per i primi
ettari
• Gli Stati Membri possono destinarvi fino al
30% del massimale nazionale o regionale e
riguarda un massimo di 30 ettari
• Presenta un fine ridistributivo del reddito
Il Pagamento per le aree
svantaggiate (5)
• Si tratta di un Pagamento addizionale fino al 5% del
massimale nazionale per gli agricoltori la cui
azienda è ubicata in aree soggette a svantaggi
naturali
• Lo scopo di tale pagamento è quello di compensare
i costi addizionali dell’agricoltura in tali aree
Il pagamento accoppiato (6)
• Consiste in una percentuale compresa tra l’8 il 13%
del massimale nazionale dedicabile all’aiuto
accoppiato a un prodotto agricolo
• Gli unici prodotti esclusi sono tabacco, patate da
consumo e industria, vino e prodotti vitivinicoli,
carni suine e carni avicole
• Lo scopo è sostenere quelle aziende o produzioni
agricole che sono in difficoltà o sono fondamentali
per l’equilibrio economico nazionale
Il pagamento per i
piccoli agricoltori (7)
• Pagamento facoltativo che sostituisce tutti gli altri
Pagamenti diretti, volto a realizzare una semplificazione
amministrativa nello Stato che intende adottarlo
• Sarà eligibile l’agricoltore che ne ha fatto domanda entro il
2014
• L’importo di aiuto è fissato tra i 500 e i 1.250 euro annui
• I partecipanti al regime semplificato dovranno mantenere
un numero di ettari almeno pari al numero di titoli
posseduti, ma saranno soggetti a condizionalità meno
rigorose ed esentati dall’obbligo di greening
Altre novità della riforma
• Agricoltori attivi: gli aiuti saranno destinati
solamente a coloro che si dedicano effettivamente
all’attività agricola e possono essere definiti
“agricoltori attivi”. Ovvero:
– Svolgere una minima attività agricola su terreni che
devono essere tenuti in uno stato idoneo all’allevamento
o alla coltivazione
– Non rientrare nella “lista nera” > possessori di terreni
agricoli appartenenti a specifici soggetti (aeroporti,
ferrovie, tenute di caccia, camping, ecc.)
– È prevista inoltre la sussidiarietà a livello statale
nell’applicazione del concetto: lo Stato può infatti escludere
dai Pagamenti diretti alcuni soggetti (attività agricole
insignificanti rispetto alla principale o con scopo differente) o
escludere i soggetti che hanno beneficiato di un aiuto
inferiore ai 5.000 euro nell’anno precedente dal requisito di
agricoltore attivo.
• Capping e degressività: il capping (tetto aziendale) è
stato rimosso dall’iniziale proposta della Commissione.
La degressività è invece obbligatoria: gli importi
superiori ai 150.000 euro saranno ridotti di almeno il
5%, ma lo Stato Membro può decidere di far salire
questa percentuale; i fondi accantonati in tal modo
restano a disposizione dello Stato o della Regione. Lo
scopo è porre un limite ai Pagamenti diretti delle grandi
aziende agricole
• Le soglie minime: lo Stato non dovrà erogare i
Pagamenti diretti nel caso in cui l’importo totale
non supera i 100 euro o la superficie ammissibile
dell’azienda che ne fa richiesta è inferiore a un
ettaro. Le soglie sono comunque flessibili, per
rispettare le diverse economie agricole nazionali.
– In Italia: fino a 400 euro per l’importo totale del
Pagamento diretto e 0,5 ettari per la superficie
ammissibile
L’OCM unica
• Entra in vigore nel 2014
• Viene proposto un ulteriore smantellamento della
vecchia struttura delle PAC precedenti,
caratterizzate da massicci interventi sul mercato (*)
• Vengono mantenute azioni come l’intervento
pubblico e l’aiuto all’ammasso privato, ma vengono
ridotte a “reti di sicurezza”
Interventi di mercato (*)
Sono limitati ai seguenti:
 Intervento pubblico nei settori del frumento tenero
e duro, orzo, mais, riso, carne bovina, burro, latte
scremato in polvere (non più il sorgo)
 Ammasso privato nei settori dello zucchero, olio
d’oliva, carne bovina, suina, ovina e caprina, burro
latte scremato in polvere, formaggi a pasta dura
Le quote
Saranno definitivamente abolite: questo ad
eccezione di gravi crisi del mercato. Si
comincerà con l’abolizione delle Quote latte
nel 2015 per poi proseguire con vigneti e
zucchero rispettivamente nel 2016 e 2017.
I regimi di aiuto
• I programmi “Frutta nelle scuole” e “Latte
nelle scuole” saranno prorogati a tutto il
periodo successivo
• Allo stesso modo saranno mantenuti i sostegni
ai produttori operanti nel settore olio d’oliva e
olive da tavola
• Sono confermati i programmi di sostegno
esistenti al settore vitivinicolo
Migliorare il funzionamento
della filiera
• Nonostante la volontà di rottura con il passato, gli
agricoltori sono a tutt’oggi ancora troppo vulnerabili
a determinati fattori, quali, in primis la volatilità dei
prezzi e la diminuzione del loro potere negoziale.
• La Commissione indica di applicare a tutti i settori
agricoli il modello del mercato ortofrutticolo:
potenziare il ruolo delle OP (organizzazioni di
produttori) delle AOP (associazioni di organizzazioni
di produttori) e delle OI (organizzazioni
interprofessionali)
• In questo modo si rafforzerà il potere contrattuale
degli agricoltori
• Potranno infatti negoziare contratti collettivi per
l’olio d’oliva, le carni bovine ecc.
• Si cerca di ovviare così alle metodologie
eccessivamente costose delle PAC più risalenti
La Politica di Sviluppo Rurale
• Entra in vigore nel 2014
• Gli Stati Membri dovranno presentare i PSR
entro l’inizio del 2014
• La programmazione PSR dovrà avvenire in
concomitanza con quella relativa a tutti gli
altri Fondi strutturali (Fesr, Fse, ecc.),
riguardanti la Politica di Coesione
PAC e fondi strutturali
Regolamento “orizzontale”
(recante disposizioni comuni ai Fondi strutturali e
d’investimento europei)
Quadro Strategico Comune (QCS)
Politica agricola comune (Pac)
Pilastro I: Feaga
Misure di mercato,
pagamenti diretti
¨
Pilastro II: Feasr
Politica di sviluppo
rurale
Altri fondi strutturali e
d’investimento europei
(ESI) del QCS (Fesr, Fse,
Fondo di coesione,
Feamp)
PSR nazionali e regionali
È mantenuta l’attuale impostazione di
programmazione che prevede la
predisposizione dei 21 (in Italia) PSR regionali,
con la possibilità di affiancarli a uno o più
nazionali (“PSRN”)
I documenti della nuova
programmazione per lo Sviluppo rurale
Quadro strategico
comune, QSC
Contratto di Partenariato
CP
Programmi operativi
(PO)
Fesr, Fse, Feamp
Programmi di
Sviluppo Rurale Psr
Differenze rispetto alla
programmazione 2007-2013
• Le misure non saranno più classificate a livello UE in
Assi, con il relativo obbligo di spesa minima per
Asse
• Saranno adottate le priorità, con la scelta in capo a
Stati e Regioni su quale misura usare per
raggiungere gli obiettivi fissati in base a sei priorità
generali e ai relativi settori di interesse specifici
• Ogni PSR dovrà contenere almeno 4 delle 6 priorità
• Gli Stati Membri potranno sviluppare dei
sottoprogrammi tematici per concentrarsi meglio su
determinate esigenze locali (es.: giovani agricoltori)
2007-2013: Assi
prioritari
•Competitività
•Gestione del
territorio
•Diversificazione
e qualità della
vita
•Leader
2014-2020: Priorità
dell’Ue
•Trasferimento di
conoscenze e innovazione
•Competitività
•Organizzazione di filiera
e gestione del rischio
•Ecosistemi agricoli e
forestali
•Efficienza risorse e
economia a basse
emissioni
•Inclusione sociale,
riduzione povertà e
sviluppo economico
2007-2013
•Competitività: min
10%
•Gestione del territorio:
min 25%
•Diversificazione e
qualità della vita: min
10%
•Leader: min 5%
2014-2020
•Il Psr deve contenere
almeno 4 priorità
•Misure con finalità
ambientali: min 30%
•Leader: min 5%
Le priorità
I sottoprogrammi
1. Promuovere il trasferimento di conoscenze e
l’innovazione nel settore agricolo, agroalimentare
e forestale e nelle zone rurali
giovani agricoltori
2. Potenziare la competitività, la redditività
dell’agricoltura in tutte le sue forme, l’innovazione
nelle aziende agricole e la gestione sostenibile
delle foreste
piccoli agricoltori
3. Promuovere
l’organizzazione
della filiera
agroalimentare
e la gestione
dei rischi nel settore
agricolo
zone montane
3. Promuovere l’organizzazione della filiera
agroalimentare e la gestione dei rischi nel settore
agricolo
filiere alimentari corte
4. Preservare,
ripristinare e
4. Preservare, ripristinare
e valorizzare gli
valorizzare gli
ecosistemi
ecosistemi
dipendenti
dipendenti dall’agricoltura
dall’agricoltura e dalle foreste
e dalle foreste
le donne nelle zone rurali
5. Incentivare l’uso
efficiente
delle risorse delle risorse e il
5. Incentivare l’uso
efficiente
e il passaggio a
un’economia a
a basse emissioni di
passaggio a un’economia
basse
carbonio e resiliente
avversità climatiche
emissionialle
di carbonio
e resiliente al clima
mitigazione dei cambiamenti
climatici e loro adattamento
6. Promuovere l’inclusione sociale, la riduzione della
povertà e lo sviluppo economico nelle zone rurali
biodiversità
Le risorse finanziarie
• Le risorse Feasr destinate all’Italia ammontano
all’incirca a 10,5 miliardi di euro a prezzi correnti,
cofinanziati da almeno 20 miliardi di euro dalla
spesa pubblica nazionale
• Gli SM dovranno riservare almeno il 30% degli
stanziamenti UE per lo Sviluppo rurale e almeno il
5% per l’approccio Leader
• I tassi di cofinanziamento UE arrivano ad un
massimo dell’85% nelle regioni meno sviluppate, al
75% o 63% nelle regioni in transizione e al 53% nelle
rimanenti
Le misure
L’elenco delle misure si baserà sui punti di forza
indicati dalla Commissione:
Innovazione: basato sul partenariato europeo è un
tema chiave per l’incentivazione all’uso efficiente
delle risorse, la produttività, il passaggio ad
un’economia a basse emissioni di carbonio, il
progresso tecnologico a favore degli agricoltori e lo
sviluppo del settore agricolo e forestale, rispettoso
del clima e degli ecosistemi
 Conoscenza “Un’agricoltura basata sulla
conoscenza”: per la fornitura di servizi di
consulenza agraria
 Ristrutturazione/investimenti delle aziende: già
previste, con tassi di finanziamento più elevati se
connesse ai partenariati europei per l’innovazione
 Giovani agricoltori: sovvenzioni per avviare attività,
investimenti in immobilizzazioni materiali, servizi
di formazione e consulenza
 Piccoli agricoltori: assicurazione e fondi di
mutualizzazione contro i rischi da eventi
atmosferici o zoonosi
 Organizzazioni di produttori: sostegno alla costituzione
di gruppi e organizzazioni sulla base di un piano
aziendale (solo per PMI)
 Pagamenti agro-climatico-ambientali: contratti comuni,
maggiore flessibilità nella proroga dei contratti iniziali
 Agricoltura biologica
 Settore forestale
 Zone montane: l’importo può essere portato fino a 450
euro all’ettaro
 Altre zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli
specifici: gli Stati Membri possono delimitare fino al
10% delle loro superfici con tali caratteristiche per
preservarne o migliorarne l’ambiente
Cooperazione: sostenere la cooperazione in ambito
tecnologico, ambientale, commerciale ecc.
Attività non agricole: sovvenzioni per avviare
un’attività e sviluppare micro e piccole imprese
Servizi di base e rinnovamento dei villaggi:
investimenti per infrastrutture a banda larga, per le
energie rinnovabili, per la rilocalizzazione di attività
o la riconversione di fabbricati
Leader: maggiore sensibilizzazione e altro sostegno
preparatorio alle strategie; promuovere la
flessibilità di operazione con altri fondi a livello
locale
Misure transitorie: onde agevolare il passaggio dalle
attuali modalità di sostegno al prossimo periodo di
programmazione pluriennale, la Commissione
ritiene opportuno adottare disposizioni transitorie
per evitare ritardi o difficoltà nell’attuazione del
sostegno allo Sviluppo rurale. A tal fine gli Stati
Membri possono continuare ad assumere per
alcune misure (nel 2014) degli impegni giuridici
nell’ambito di Programmi di Sviluppo Rurale già
esistenti (anche a risorse 2007-2013 già esaurite).
Questi nuovi impegni dovranno riguardare
solamente le misure connesse alle superfici o agli
animali
Pei e Strategia Europa 2020
• Per attuare gli obiettivi di Europa 2020 la proposta
della Commissione europea è quella di sviluppare 5
“Partenariati europei per l’innovazione” atti a
incrementare la collaborazione tra i centri di
conoscenza e il mondo delle imprese agricole
• Ciò avverrà tramite uno strumento specifico > i
gruppi operativi costituiti da soggetti del mondo
agricolo, tecnico e scientifico (agricoltori,
ricercatori, consulenti, ecc.). È un metodo aperto,
anche se ogni gruppo operativo dovrà
necessariamente contenere una rappresentatività
completa dell’intera filiera produttiva
• Il finanziamento dei gruppi operativi avverrà tramite
il PSR 2014-2020; più precisamente avverrà
nell’ambito della misura “Cooperazione”
• A supporto dei gruppi operativi saranno costituite
una rete europea e una rete nazionale. La prima
favorirà il collegamento tra i risultati della ricerca
compiuti grazie a Horizon 2020 e i gruppi operativi;
dovrà fornire informazioni di carattere scientifico e
assicurare lo scambio di conoscenze e esperienze.
La rete nazionale dovrà sostenere la ricerca di
partner per la misura “Cooperazione” (ruolo che
probabilmente verrà assunto dall’esistente Rete
Rurale Nazionale)
Il Pei in breve
Pei
Tema
Documento ufficiale
Obiettivi principali del Pei
Metodo
Fasi
Applicazione
Partenariato europeo per l’innovazione
Produttività e sostenibilità dell’agricoltura
Comunicazione della Commissione europea COM(2012)
79 del 29 febbraio 2012
promuovere la produttività e l’efficienza del
settore agricolo; si mira ad invertire entro il 2020 la
recente tendenza alla diminuzione dell’incremento
di produttività;
sostenibilità dell’agricoltura; si mira a garantire il
raggiungimento, entro il 2020, di un livello
soddisfacente di funzionalità dei suoli in Europa. Il
concetto di funzionalità dei suoli abbraccia la
capacità produttiva dei suoli insieme al loro ruolo
chiave nell’attenuazione dei cambiamenti climatici
e nell’adattamento a essi e nella stabilità degli
ecosistemi
Maggiore integrazione tra il sistema della conoscenza
(università, centri di ricerca e servizi di consulenza) e il
mondo delle imprese agricole
Il Pei avrà più fasi: dalla ricerca di base alla diffusione
dei risultati della ricerca allo sviluppo di prodotti e
tecniche fino alla loro integrazione nel processo di
produzione.
Il lavoro operativo nel Pei per l’agricoltura andrà
realizzato da gruppi operativi
Gruppi operativi
Formazione del gruppo operativo
Progettazione
Finanziamento
Rete Pei Nazionale
Rete Pei Europea
Sono costituiti da soggetti interessati come agricoltori,
ricercatori, consulenti e imprenditori operanti nel settore
agroalimentare
Sistema aperto in cui la domanda di innovazione
(imprese) e l’offerta di innovazione (mondo della
conoscenza) si incontrano liberamente per la formazione
di un Gruppo operativo
La progettazione avverrà dal basso.
Ogni Gruppo operativo avrà il compito di elaborare un
Piano
che descriva il progetto innovativo da realizzare, i risultati
e il contributo della loro iniziativa per l’incremento della
produttività in agricoltura, attraverso una gestione
maggiormente sostenibile delle risorse
La creazione e il funzionamento dei gruppi operativi
dovranno beneficiare di un sostegno finanziario nel
quadro della misura di “cooperazione” (articolo 36) del
futuro regolamento sullo sviluppo rurale
Ha il compito di consentire il collegamento in rete dei
gruppi operativi nazionali, servizi di consulenza e
ricercatori
Ha il compito di fornire informazioni di carattere
scientifico, utili per l’avvio dei Gruppi operativi, nonché
assicurare a livello europeo, per il settennio 2014-2020, lo
scambio di esperienze