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Università degli Studi di Napoli “Federico II”
DIPARTIMENTO DI PEDIATRIA
Direttore: prof. R. Troncone
Visti di schiena…quando le curve non
sono quelle giuste
AIF
Dott.ssa Carmen Mercogliano
Tutor
Dott.ssa Nicoletta Gasparini
Irene
10 anni 2 mesi
P 41 Kg (75°-90°pc)
A 149 cm (90°-95° pc)
SOSPETTO ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
valutazione clinica e con scoliometro: angolo di rotazione del tronco > 5°
rx rachide in toto: “Non segni di lesioni ossee a focolaio e/o diffuse né di tipo malformativo.
Conservati gli spazi intersomatici. Moderata scoliosi del rachide dorsale, destroconvessa.”
20°
20°
Irene
13 anni
P 55 Kg (75°-90° pc)
A 160 cm (90° pc)
valutazione clinica e con scoliometro: angolo di rotazione del tronco > 5°
rx rachide in toto: “Marcata scoliosi ad ampio raggio destroconvessa (angolo di
Cobb 40°) del rachide dorsale, con conseguente asimmetria della gabbia toracica”
Non pratica controlli ambulatoriali per più di 2 anni
Menarca all’età di 11 anni e 3 mesi
Gioca a tennis 3 volte a settimana
40°
Bianca
11 anni 7 mesi
P 44 Kg (50°-75°pc)
A 152 cm (50°-75°pc)
SOSPETTO ATTEGGIAMENTO SCOLIOTICO
valutazione clinica e con scoliometro: nella norma
Rx rachide in toto: “ lieve deviazione laterale del rachide dorso-lombare, destroconvessa”
Pratica controlli ambulatoriali ogni 4 mesi
Menarca all’età di 10 anni e 5 mesi
Pratica ginnastica artistica
10°
10°
Rx rachide in toto a distanza di 30 mesi:
“…entità della curva scoliotica invariata rispetto al
precedente controllo ”
11 anni 7 mesi
13 anni
COLONNA VERTEBRALE-FISIOLOGIA
LORDOSI CERVICALE
CIFOSI DORSALE
LORDOSI LOMBARE
PIANO SAGITTALE
PIANO FRONTALE
Qualunque curva sul piano frontale è patologica!
SCOLIOSI: definizione
La scoliosi è una deformità vertebrale tridimensionale
caratterizzata da una curvatura laterale della colonna sul
piano frontale
NORMALE
SCOLIOSI
DEFORMITA’ VERTEBRALE:
SCOLIOSI
ATTEGGIAMENTI
SCOLIOTICI
- strutturale
- evolutiva
- clinica: gibbo costale o lombare
- rx: rotazione vertebrale
DISORDINI POSTURALI:
- non strutturali
- non evolutivi
- clinica: no gibbo costale o lombare
- rx: no rotazione vertebrale
Atteggiamenti scoliotici
DA DIFETTI POSTURALI
• Frequente nell’adolescente
• curve di entità minima
• scompare con la flessione della
colonna o in posizione prona
DA DISMETRIA ARTI INFERIORI
• Lievi differenze di lunghezza degli arti inferiori e/o
piccole asimmetrie di bacino creano normalmente
piccole curve di compenso
• significativa se >2-3 cm scoliosi statica
• scomparsa totale della scoliosi con applicazione di un
plantare
SCOLIOSI STRUTTURATA: classificazione etiologica
IDIOPATICA
- infantile
- giovanile
- dell’adolescente
CONGENITA
- mancata formazione (vertebre cuneiformi,emivertebre)
- mancata segmentazione (barra unilaterale, vertebra a blocco, mista)
NEUROMUSCOLARE
NEUROPATIE
- motoneurone superiore: paralisi cerebrale, atassia di Friederich, m.di Charcot-Marie-Tooth, siringomelia
- tumore o trauma del midollo spinale
- motoneurone inferiore: poliomielite, atrofia muscolare spinale
MIOPATIE:
- distrofia muscolare di Duchenne
- artrogriposi
- altre distrofie muscolari
SINDROMI: Neurofibromatosi, S. di Marfan
OSTEOCONDRODISPLASIE: Osteogenesi imperfetta
TUMORI
TRAUMI
INFEZIONI OSSEE: TBC
SCOLIOSI IDIOPATICA





Scoliosi strutturata che colpisce una popolazione altrimenti sana
Diagnosi di esclusione
Alterazione dell’aspetto estetico, occasionalmente dorsalgia
Diagnosi durante uno screening in ambito scolastico o medico
Si classifica in:

INFANTILE dalla nascita a 3 anni

GIOVANILE da 3 a 10 anni

DELL’ADOLESCENTE ≥ 10 anni
5%
95%
Incidenza simile tra maschi e femmine per piccole curve non evolutive
Rischio 10 volte superiore per le ragazze di sviluppare una curva evolutiva
SCOLIOSI IDIOPATICA: etiologia
Ipotesi
•
•
•
•
fattori neurologici
fattori endocrini: melatonina
fattori biochimici :composizione tessuto osseo vertebrale, dischi intervertebrali,
legamenti gialli, parti molli paravertebrali
alterazioni funzioni vestibolare, oculare, propriocettiva
Fattori genetici
EREDITARIETÀ:
•
AD
•
multifattoriale
•
dominante x linked
•
a penetranza variabile
*concordanza del 73% in gemelli monozigoti
Diagnosi
CLINICA
RADIOLOGICA
Diagnosi
CLINICA
EO eseguito con paziente
- in posizione eretta
- solo con gli slip
- senza scarpe
- a piedi uniti
- con gli arti superiori lungo i fianchi
Diagnosi clinica: elementi da valutare
ASIMMETRIA
ALTEZZA SCAPOLE
CURVA DELLA
LINEA DELLE
SPINOSE
PROMINENZA
SCAPOLA
Diagnosi clinica: elementi da valutare
DISASSAMENTO C7-S1
ASIMMETRIA
DEI TRIANGOLI
DELLA TAGLIA
un filo a piombo dal centro
dell’occipite dovrebbe cadere nella
piega interglutea
Diagnosi clinica
FORWARD BENDING TEST
TEST DI ADAMS
Si invita il paziente a flettersi
in avanti tenendo le ginocchia
distese e chinando prima la
testa e poi il tronco con le
braccia distese e le mani unite
Il paziente va osservato
dorsalmente (gibbi dorsali)
e frontalmente (gibbi lombari)
Quantificazione clinica del gibbo
Misurazione dell’ angolo di inclinazione del tronco:
Lo scoliometro viene posizionato sul dorso del paziente
flesso in avanti in corrispondenza dell’altezza maggiore del
gibbo in modo che la concavità dell’apparecchio dove si
trova la “O” della scala graduata corrisponda all’apofisi
spinosa. Il punto dove si ferma la pallina indica l’ART
(angolo di rotazione del tronco).
SCOLIOMETRO di Bunnel
Si eseguono 2 misurazioni facendo
ritornare in posizione eretta il
bambino tra una misurazione e l’altra
Cut-off:≥ 5°
Valutazione radiologica
ANGOLO DI COBB :
angolo formato dall’intersezione delle
perpendicolari alle linee tangenti le vertebre
limitanti superiore ed inferiore della curva
Cut-off ≥10°= SCOLIOSI
2-3% della popolazione a rischio
(bambini e adolescenti da 10 a 16 anni)
0,3% curva evolutiva > 20°
Rischio 10 volte superiore per le ragazze di sviluppare una curva >30°
Nelson. Textbook of Pediatrics 18th edition
Fattori prognostici di evolutività di una curva
A) ETÀ ALLA DIAGNOSI
B) ETÀ AL MENARCA
PIÙ IMMATURO È IL PAZIENTE DA
UN PUNTO DI VISTA
SESSUALE E SCHELETRICO
MAGGIORE E’ LA POSSIBILITÀ
DI PROGRESSIONE DELLA CURVA
C) ETÀ SCHELETRICA
Weinstein SL et al. Adolescent idiopathic scoliosis. Lancet 2008; 371: 1527–37
Fattori prognostici di evolutività di una curva
D) GRANDEZZA DELLA CURVA
ANGOLO
DI COBB
PERCENTUALE DI PROGRESSIONE DELLA CURVA
NELLE DIVERSE FASCE DI ETÀ
E) POSIZIONE ALL’APICE DELLA CURVA
in sede toracica maggiore prevalenza di progressione della curva, dal 58 al 100%
Weinstein SL et al. Adolescent idiopathic scoliosis. Lancet 2008; 371: 1527–37
Evolutività della curva e maturazione scheletrica
PICCO DI ACCRESCIMENTO PUBERALE
CON EVOLUZIONE DELLA CURVA SCOLIOTICA
Irene
Bianca
20°
40°
10°
10 anni 2 mesi
PREPUBERE
13 anni
11 anni 7 mesi
MENARCA
DA UN ANNO
10°
13 anni
Quando controllare
Nella fase di accrescimento
soprattutto durante la poussée
puberale
STADIO 2 DI TANNER
FREQUENZA CONTROLLI AMBULATORIALI
• Paziente giovanissimo e scheletricamente immaturo
ogni 4 mesi
• Paziente più grande con minore rischio di progressione:
ogni 6 mesi
• Paziente con curve stabili senza segni di progressione:
a 9-12 mesi
TRATTAMENTO
A)ETÀ DEL PAZIENTE
B)ETIOLOGIA DELLA CURVA
C)GRAVITÀ DELLA CURVA
OSSERVAZIONE
0°
Bianca
CONSERVATIVO
20°
CHIRURGICO
40°
Irene
TRATTAMENTO
WAIT AND SEE
0°
20°
Valore angolare
CINESITERAPIA/GINNASTICA CORRETTIVA/ESERCIZI SPECIFICI
- miglioramento del controllo neuromotorio e posturale del rachide
dell’equilibrio e della propriocezione
- rinforzo della funzione tonica della muscolatura del tronco
NESSUNA EFFICACIA PROVATA
SCOLIOSI ED ATTIVITA’ SPORTIVA
Nessuna ginnastica, per quanto eseguita in maniera intensiva e
prolungata, ha la capacità di arrestare l’evoluzione della scoliosi
L’attività sportiva contribuisce ad uno sviluppo corporeo
armonico ed al tonotrofismo muscolare
Il nuoto non è la panacea delle curve patologiche
Gli sport molto mobilizzanti e/o asimmetrici, a meno che non
vengano esercitati per molte ore al giorno (livello agonistico),
non sono in grado di influenzare negativamente l’evoluzione
della scoliosi
Linee Guida nazionali SIMFER
Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitazione
Trattamento riabilitativo del paziente in età evolutiva affetto da deformità del rachide
Trattamento
CONSERVATIVO
20°
CORSETTI
ORTOPEDICI
40
°
Il più usato in
-scoliosi dorsali
-dorso lombari
-cifoscoliosi
-Scoliosi dorso
lombari
-lombari
-Trattamento
postoperatorio
Corsetti ortopedici
OBIETTIVO: correggere la deformità ed evitare la progressione della curva
EFFICACIA: diversa a seconda dell’età di applicazione e dell’epoca di sviluppo
ORE DI TRATTAMENTO: Tempo pieno: 23 ore al giorno
part time: 16 ore al giorno
di notte ( 8 ore)
I SEGRETI DEL SUCCESSO
1)Una curva flessibile in un soggetto in accrescimento
2)Un corsetto ben costituito
3)Un paziente diligente
Trattamento
CHIRURGICO
40°
Nell’ambulatorio del Pediatra
Cosa?
Come?
CONTROLLARE
Quando?
Perché?
20°
40°
“Il vantaggio che l’uso dello scoliometro offre, rispetto al solo
esame clinico, è quello di una gestione in prima persona di tale
problematica da parte del pediatra, perché con la misura
dell’ART permette di selezionare i casi davvero meritevoli di
approfondimento radiologico e/o di invio allo specialista”
F.Panizon
Grazie