Transcript Il vetro
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Il vetro è un prodotto
omogeneo e compatto, ad
elevata trasparenza, costituito
prevalentemente da silice e
materiali fondenti (ossidi di
sodio e potassio).
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Una antica leggenda racconta che un gruppo di marinai
fenici accesero un fuoco sulla spiaggia e,
improvvisamente, si accorsero che dalla sabbia del
mare, a contatto con il calore della fiamma, fluiva una
sostanza vischiosa e trasparente.
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Si ritiene che le prime tecniche di vetrificazione siano state
introdotte in Mesopotamia, intorno al III millennio a. C.: le tegole
d’argilla che ricoprivano le case venivano rivestite da uno strato
vetroso.
La tecnica della SOFFIATURA fu
scoperta dai Siriani intorno al
I secolo a. C., : consiste
nell’insufflare aria in una canna,
alla cui estremità è collocata una
certa quantità di impasto fluido di
vetro.
In epoca romana l’uso del vetro si diffuse
ampiamente, per contenitori, bicchieri e
finestre.
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Nel Medioevo fu usato per realizzare le bellissime
vetrate delle cattedrali gotiche. Fu però a Venezia, a
Murano in particolare, che l’arte vetraria conobbe la
sua massima espressione.
Nel Seicento, si diffuse il cristallo, nella cui
produzione e lavorazione del cristallo prevalsero gli
artigiani della Boemia e della Slesia.
Nel XIX secolo si cominciò a parlare di industria
vetraria, che consentì la produzione di contenitori vari e
lastre per serramenti.
Nel 1881 a Jena, in Germania, si cominciò a produrre
vetro per ottica.
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La materia prima: la sabbia
La materia prima è la sabbia di fiume, silicea o
quarzosa, a cui si aggiungono prodotti fondenti, ossidi
e carbonati di calcio, sodio, bario e magnesio.
Il forno di fusione
I vari materiali dosati nelle giuste proporzioni vengono
convogliati al forno di fusione che può essere a
BACINO o CROGIOLO. Il combustibile usato è il
metano.
Le reazioni chimiche durante la fusione
Durante il riscaldamento si verificano reazioni
chimiche: i carbonati e gli ossidi si legano alla silice; i
fondenti permettono di ottenere il vetro allo stato
liquido e mediante temperatura elevata (1200°) si
eliminano i gas saturi.
Sabbia silicea
Forno a
crogiolo
Interno
del forno
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La lavorazione del vetro può avvenire per LAMINAZIONE (da cui si ottengono le lastre), per
SOFFIATURA (adatta per bottiglie e oggetti cavi), per STAMPAGGIO (usato per bicchieri, vasi e
posacenere) e per FILATURA (da cui si ottengono fibre di vetro).
LAMINAZIONE
La tecnologia produttiva del vetro piano ha subito, a metà del Novecento, ha
introdotto il processo float, che ha sostituito i precedenti sistemi di tiratura.
a. Forno di fusione
La materia prima viene miscelata
e fatta confluire nel forno di
fusione.
b. Galleggiamento sullo stagno
La massa vetrosa è fatta passare
su un bagno di metalli fusi.
c. Ricottura
Il vetro passa in un forno di
ricottura.
d. Taglio
Il nastro continuo di vetro viene
tagliato in lastre di dimensioni
diverse.
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SOFFIATURA e STAMPAGGIO
Come nasce una bottiglia
a. Materia prima
e. Forno di ricottura
b. Miscelazione
Si provvede a miscelare le
materie prime secondo
specifiche ricette.
f. Trattamenti
c. Forno di fusione
La miscela viene poi avviata
al forno.
g. Imballaggio e
Si parte dal rottame di
vetro, e o sabbia e soda.
All’uscita dalla foggiatrice la
bottiglia viene avviata alla
ricottura.
superficiali
Si effettuano trattamenti di
protezione e il controllo
qualità.
spedizione
Le bottiglie idonee vengono
composte su pallet e imballate.
d. Foggiatura
La foggiatrice è una
macchina che, soffiando
l’aria nello stampo, forma la
bottiglia.
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Conoscere le varie proprietà che il vetro presenta ne favorisce l’uso
più efficace e sicuro.
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Esistono migliaia di composizioni diverse di vetro: se ne calcolano almeno
100.000 qualità e varietà. Le più importanti, in relazione all’uso sono:
1. Il vetro cavo
Bottiglie, bicchieri, flaconi occupano una
notevole porzione della produzione vetraria,
sia per uso alimentare che medicinale.
2.
I vetri piani
Vengono classificati in base allo spessore della lastra
3.
Il vetro di quarzo
Vetro costituito da pura silice.
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4.
I vetri artistici
I vetri artistici necessitano dell’aggiunta di sostanze quali
coloranti e discrete dosi di piombo, che ne aumentano la
lucentezza e la rifrazione.
5. Il vetro per ottica
Tipo di vetro destinato alle lenti di occhiali:
deve essere particolarmente raffinato.
6. I vetri di sicurezza
Prendono il nome di vetri temprati, vetri
stratificati, vetri retinati.
7.
Il vetro per fibre
Si ottengono per tiraggio del vetro fuso,
attraverso una filiera di platino con
numerosissimi fori.
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LE BOTTIGLIE DI VETRO SONO UNA
RISORSA RIUTILIZZABILE!
Da vetro nasce vetro
possiede la riciclabilità totale.
Il vetro è l’unico materiale che
Per una migliore
ottimizzazione del processo di riciclo, è indispensabile provvedere a una raccolta
differenziata per colore.
Due sono i metodi principali di recupero:
il sistema a rendere e il sistema a perdere.
Il sistema a rendere prevede, la vendita cauzionata della
bottiglia.
Nel sistema a perdere il contenitore di vetro viene gettato
nella campana di raccolta.
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1. Il vetro usati
viene raccolto
attraverso la
raccolta
differenziata
4-5. Si
producono
nuove bottiglie
2. Il vetro raccolto
è sottoposto
a selezione.
3. Il vetro viene
trasportato
nell’impianto di
produzione
(vetreria)
Il riciclaggio del vetro consente i seguenti vantaggi:
•
il risparmio delle materie prime minerali (sabbia, calcare,
soda) ;
•
il risparmio energetico (minore quantità di combustibile);
•
la riduzione dell’inquinamento e più rispetto per l’ambiente
(riduzione dei rifiuti e meno discariche).
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