lattazione - daniele vaccari

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LATTAZIONE
La sintesi e la secrezione è di tipo endocrino, favorite dalla
presenza di ormoni che accentuano il metabolismo per
sostenere tali attività (> produzione di latte).
L’attività è favorita dalla prolattina secreta dall’ipofisi
anteriore. In gravidanza il progesterone inibisce l’immissione
nel flusso sanguigno dell’ormone galattogeno ma non la sua
produzione. Con il parto la prolattina accumulata nell’ipofisi
viene rimessa nel circolo sanguigno poiché cessa l’attività
inibitoria del progesterone, per cui ha inizio la lattazione.
La sintesi, effettuata dalle cellule secernenti situate negli alveoli
mammari, è un’attività peculiare della mammella, sostenuta
dall’apporto continuo di elementi nutritivi da parte del sangue.
1 litro di latte = 400 litri di sangue (apporto di energia ed elementi di base)
La formazione dei costituenti
ADENOCORTICOTROPO (ATCH)
del
latte
è
favorita
dall’ormone
I COSTITUENTI DEL LATTE
+ Galattosio
=
Elementi minerali, vitamine, acqua si trasferiscono direttamente dal sangue al latte, come
le sostanze aromatiche degli alimenti.
L’attività produttiva è favorita dalla presenza della somatrotopina, che inibisce l’azione
dell’insulina, la quale favorisce l’assorbimento dei nutrienti da parte dei tessuti adiposi e
muscolari. (>somatrtopina > produzione latte) Questo può essere regolato con
l’alimentazione)
MUNGITURA
Il latte si forma in continuazione, ma la sua produzione può arrestarsi quando gli alveoli, il
lume e i dotti galattofori si riempiono.
La mungitura è un processo anch’esso regolato da ormoni (ossitocina) e dal sistema nervoso
in risposta a stimoli esterni. Lo stimolo parte dai recettori capezzolari, per mezzo del sistema
nervoso, l’ipofisi, libera l’ossitocina, che provoca lo svuotamento della ghiandola mammaria.
Mungitura manuale
Operazioni:
Preliminari (lavaggio, asciugatura e massaggio mammella)
Sgocciolatura (facoltativa)
Disinfezione capezzoli (mungitura)
Refrigerazione del latte
Lavaggio e disinfezione degli impianti
Mungitura meccanica o
automatizzata
TRATTAMENTI E VALORE IGIENICO DEL LATTE
Il latte appena munto deve essere immediatamente allontanato dalla stalla, filtrato e
refrigerato, questo per un controllo della carica batterica in esso contenuta. Lo stato di
conservazione dipende dall’attività dei batteri lattici che si moltiplicano rapidamente a
temperature superiori ai 15°C, mentre viene inibita a T >10°C. L’abbassamento della T sotto i
14°C deve avvenire entro due ore dalla mungitura.
Il valore igienico e sanitario del latte è correlato alla concentrazione di batteri e di cellule
somatiche in esso contenuti.
Carica batterica: indica il numero di germi tot.per cm3 capaci di svilupparsi a 30-32°C per 4872 ore. Batteri negativi: Clostridi (responsabili del gonfiore tardivo del formaggio, presenti sul
terriccio vengono veicolati da alimenti, attrezzi, feci, etc. Attenzione agli insilati, poiché
questi sopravvivono sottoforma di spore che si sviluppano ad umidità elevata) e Coliformi
(responsabili del gonfiore precoce del formaggio, di origine fecale, la contaminazione avviene
per contatto con feci o con la lettiera. I valori limite sono di 300.000 germi/cm3).
Norme da seguire: - Accurata pulizia personale, - lavare bene i capezzoli, - filtrare e
conservare il latte in recipienti chiusi, - assicurarsi che l’impianto di refrigerazione funzioni
bene, - lavare costantemente gli impianti.
Cellule
somatiche
(leucociti, globuli bianchi; e
cellule
derivate
da
sfaldamenti
epiteliali):
elevati contenuti nel latte
provocano le mastiti. Il
latte con elevate quantità
di cellule somatiche è
inidoneo
alla
caseificazione.
Questo
quadro è importante sia per
lo
stato
sanitario
che
produttivo
dell’animale.
Riferimenti
legislativi:
L.3/5/1989 n. 169, D.M. 184
e 185 del 9/5/1991).
CURVA LATTAZIONE
La curva di lattazione descrive il variare della produzione giornaliera di latte in funzione del
periodo trascorso dal parto. Inizio lattazione: 10-12 settimane (picco, vacche fresche); Metà
lattazione: dalla 10/12a – alla 30a settimana (persistenza, declino lento 4/6%); Fine
lattazione: quinto-sesto mese di gestazione (declino accentuato, fino alla 43/44a settimana).
Le variazioni giornaliere sono dovute a vari fattori: razza, alimentazione, stato sanitario, etc.,
è possibile stimare la produzione totale moltiplicando il valore del picco per 200, 180 per
vacche con persistenza ridotta, 220 per quelle ad alta persistenza.
I piani alimentari sono molto importanti ai fini di una buona produzione, soprattutto subito
dopo il parto, dove gli animali hanno la tendenza a perdere peso.
Fattori:
caratteristiche
genetiche, piani alimentari, età,
n. parti, temperature elevate,
patologie, etc.
Due mesi prima del nuovo parto
viene
interrotta
la
lattazione:
periodo di asciutta, per assicurare
alla bovina un periodo di stasi
produttiva:
a) ricostruzione del tessuto ghiandolare
mammelle
della
b) ripristino riserve corporee esaurite durante la
lattazione
c) soddisfazione i crescenti fabbisogni
nutritivi del feto
COMPOSIZIONE CHIMICA COLOSTRO E LATTE
Dopo il parto, la ghiandola mammaria entra in attività e per i primi 3 - 4 gg secerne il colostro
destinato esclusivamente alla alimentazione del vitello. Questo secreto ha una composizione
diversa da quella del latte essendo più ricco di sostanza secca, di grasso e di proteine.
Contiene anche anticorpi e vitamine che, assorbiti a livello intestinale, conferiscono al vitello
una certa difesa immunitaria durante il primo periodo di vita
COMPOSIZIONE (%)
•Acqua
78.00
Residuo secco
22.00
14.20
•Lipidi
3.60
Proteine
•Lattosio
3.10
Ceneri
1.10
Residuo
secco
%
Grasso
%
Proteine
%
Lattosio
%
Ceneri %
Valore
energetico
KJ/Kg
Bovina
12.38
3.46
3.43
4.71
0.78
2983.0
Capra
13.23
4.62
3.43
4.71
0.78
2983.0
Pecora
19.52
7.54
3.41
4.47
0.73
3399.5
Donna
12.43
3.38
6.17
4.89
0.92
5289.4
Asina
9.61
1.21
1.64
6.69
0.22
2855.6
Cavalla
9.52
0.85
1.74
6.23
0.43
1939.4