nascita bioetica - Corso di laurea in Infermieristica
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Transcript nascita bioetica - Corso di laurea in Infermieristica
Preparazione al tirocinio
(1° anno di corso)
Bioetica
Etica clinica
Nascita della Bioetica
Alla sua base l’antica
questione del
“PROGRESSO”
CUORE DEL PROBLEMA
PROGRESSO
INFINITO?
EVOLUZIONE REGOLATA?
DA
CHI?
IN BASE A QUALI CRITERI?
…
PROGRESSO - 1
CONCEZIONE
DELLA STORIA UNIVERSALE
CHE DESIGNA UN PERCORSO CONTINUO E
LINEARE NEL QUALE LE CONOSCENZE, LE
ACQUISIZIONI E I MEZZI SI ACCUMULANO
SENZA SOSTA E CONCORRONO AL
MIGLIORAMENTO RITENUTO ILLIMITATO,
DELLE CONDIZIONI MATERIALI E MORALI
DELLA VITA UMANA
Antigone di Sofocle (442, a.c.)
“… molte ha la vita forme tremende, eppure
piu’dell’uomo nulla, vedi è tremendo. Va sul mare
canuto nell’umido aspro vento, solcando
turgidezze che s’affondano in gorghi sonori. E la
suprema fra gli dei, la Terra, d’anno in anno
affatica egli d’aratri/sovvertitori e di cavalli preme,
tutta sommovendola…Con l’ingegno che supera
sempre l’immaginabile, ad ogni arte/vigile,
industre, egli si volge al male ora, ora al bene.”
Van Rensselaer Potter (1969-70)
Introduce il termine nel linguaggio scientifico
Pericolo di una “SCIENZA SENZA COSCIENZA”
BIOETHICS: the science of survival
BIOETHICS: the bridge to the future
Denuncia dell’ambivalenza del progresso scientifico
Migliora qualità della vita
Mette in pericolo ecosistema
Pone nuovi interrogativi
BIO - ETICA
L’umanità ha bisogno urgentemente di una nuova
saggezza che fornisca la “CONOSCENZA DI
COME USARE LA CONOSCENZA” per la
sopravvivenza dell’uomo e per il miglioramento
della qualità della vita. Una SCIENZA DELLA
SOPRAVVIVENZA dev’essere piu’ che una sola
scienza…
…, e perciò propongo il termine “BIOETICA” per
evidenziare i due elementi piu’ importanti per
raggiungere la nuova saggezza di cui abbiamo
disperatamente bisogno: conoscenza biologica e
valori umani.
(V.R. POTTER)
Bioetica (1969-1970)
Nuova disciplina?
Etica medica
Deontologia
Medicina legale
Quale il suo statuto
epistemologico?
Documento di Erice (’91)
Nascita sviluppo Bioetica
Hastings center (D. Callahan, W. Gaylin)
H.C. Report
1970: V.R. Potter
1971: Università di Georgetown (A. Hellegers)
Kennedy Institute of Ethics Center for Bioethics
1969:
W.
T. REICHS: ENCYCLOPEDIA OF
BIOETHICS (1978 – 1995)
DEFINIZIONE BIOETICA
STUDIO
SISTEMATICO DELLE DIMENSIONI
MORALI – INCLUSA LA VISIONE MORALE,
LE DECISIONI, LA CONDOTTA, LE LINEE
GUIDA, ECC. – DELLE SCIENZE DELLA
VITA E DELLA SALUTE, CON L’IMPIEGO DI
UNA VARIETA’ DI METODOLOGIE ETICHE
IN UNA IMPOSTAZIONE
INTERDISCIPLINARE
(ENC. of BIOETHICS, 95)
Filoni della bioetica
BIOETICA E
AMBIENTE:
uomo diventa responsabile
della conservazione
dell’ecosistema che finora
lo aveva protetto
OGM
Inquinamento
Utilizzo bellico armi
biologiche e nucleari
BIOETICA E
MEDICINA:
Sperimentazione
sull’uomo
Uso sociale della medicina
Sviluppo delle tecnologie
Rivoluzione Biologica
Rivoluzione
Farmacologica
Modelli della Bioetica
PERSONALISTA
(E. Sgreccia)
UTILITARISTA (P. Singer)
LIBERALE (M. Charlesworth)
CONTRATTUALISTA (T. Engelhardt)
Modelli Bioetica
Situazione in Italia
LAICO
(M. Mori, S. Maffettone, E. Lecaldano)
Appoccio
alle questioni “etsi Deus non daretur”
vs
CATTOLICO
Viafora)
(E. Sgreccia, P. Cattorini, C.
Modelli laico e cattolico
Divergenze
sul significato di «PERSONA»
PERSONA
= INDIVIDUO?
PERSONA = TUTTI GLI APPARTENENTI ALLA
SPECIE UMANA?
QUALI CARATTERISTICHE PER ESSERE
CONSIDERATI PERSONA? BASTA LA NATURA
UMANA?
DA QUANDO (E FINO A QUANDO)
CONSIDERARE L’INDIVIDUO PERSONA?
Interrogativi della Bioetica
Quando si inizia ad essere
«PERSONA»?
Quando si finisce di essere
«PERSONA»?
BIOETICA E MEDICINA
Processo di Norimberga (Doctor’s Trial) 1947
Willobrook State School (1956-70): sperimentato vaccino
antiepatite infettando 7-800 bambini
Jewish Chronical Hospital (1964): sperimentato vaccino
antitumore su 22 anziani infettati con cellule tumorali
Tuskagee Syphilis Study (1932-72): studiata evoluzione
naturale della sifilide su 600 braccianti neri sospeso in
base ad una sentenza di una commissione del Department
of Health, Education and Welfare
“…LA SOCIETA’ NON PUO’ PIU’
PERMETTERE CHE L’EQUILIBRIO
TRA I DIRITTI INDIVIDUALI E IL
PROGRESSO SCIENTIFICO
VENGA DETERMINATO
UNICAMENTE DALLA
COMUNITA’ SCIENTIFICA.”
Medicina, Scienza, Uomo
Codice
di Norimberga (1947)
AMA:
DUDU
DU
Dichiarazione di Helsinki (1964-2008)
(1948)
genoma umano (UNESCO, ONU, 1998)
CEDU:
(1950-2010)
Convenzione
Oviedo (1997)
Carta di Nizza (2000)
Protocollo Strasburgo (2005), ….
Medicina e tecnologie
Negli
ultimi decenni enorme sviluppo delle
tecnoscienze pone nuovi interrogativi
Concetto
di persona (quando inizia a vivere? Quando
muore? Visione sostanzialista vs funzionalista)
Fino a quando “prolungare” la vita?
CURE
/ TRATTAMENTI
ATTI PROPORZIONATI / SPROPORZIONATI / FUTILI
ACCANIMENTO TERAPEUTICO / EUTANASIA
Inizio vita
Concetto di «PERSONA»
Statuto dell’embrione
Cellule staminali
PMA
Aborto e metodi
contraccettivi,
contragestativi, abortivi
Fine vita
DAT
ACCERTAMENTO
MORTE
TRAPIANTO
D’ORGANI
COME CONCILIARE TRA LORO
NECESSITA’
DI SVILUPPO DELLE SCIENZE
SPERIMENTALI
RISPETTO DELLA PERSONA
NECESSITA’ DI ESPRIMERE “VALUTAZIONI
MORALI”
VALUTAZIONE MORALE
Ognuno di noi le esprime quotidianamente
Dietro ad ogni scelta, decisione piccola o grande
È il giudizio rispetto ad una determinata azione
GIUSTA/SBAGLIATA
BUONA/CATTIVA
DA FARSI/DA EVITARE
Nelle azioni quotidiane spesso è implicita (qualcuno la
chiama anche opzione fondamentale)
Finalita’ della Bioetica (Erice, ’91)
Analisi
razionale dei problemi legati alla
biomedicina
Elaborazione di linee etiche che siano di
orientamento
Alla condotta personale
Al diritto
Alla deontologia
Identificare “soluzioni etiche” e le motivazioni che
le sostengono
Bioetica (G. Berlinguer)
DI FONTIERA:
CASI LIMITE
QUOTIDIANA
CASI CONCRETI
CASI ETICI
J.
MEYERS (’62)
K. A. QUINLAN (’75)
BABY DOE (’82)
N. CRUZAN (’90)
E. ENGLARO (’92 ‘09)
….
Principi di Etica clinica
Necessità
di “giudizio morale” accomuna tutti gli
uomini (domanda è dentro ognuno di noi)
Problema: le risposte possono essere molto diverse
Occorre cercare di trovare il modo di “prendere la
migliore decisione possibile, cercando di non
prendere quella sbagliata”
Come si può fare?
Protagonisti dell’etica clinica
Coloro che
In quella specifica
situazione
Che coinvolge quelle
persone
Con quelle specifiche
storie, aspettative, timori e
speranze, …
Devono “prendere delle
decisioni”
I protagonisti non possono
astenersi dal prendere una
decisione, senza avere la
possibilità di astenersi
Anche non decidere è una
decisione eticamente
rilevante
Principi di Etica clinica
1978:
Belmont Report (National Commission for
the Protection of Human Subjects of Biomedical
and Behavioral Research)
1994: Principles of biomedical ethics, (T.L.
Beauchamp, J.F. Childress)
Tentativi di definire regole generali di
comportamento per il professionista
Principi di Etica clinica – 1
(T.L. Beauchamp – J.F. Childress)
PRINCIPIALISMO
AUTONOMIA (AUTODETERMINAZIONE)
BENEFICIALITA’
NON MALEFICENZA
GIUSTIZIA
Principi di Etica clinica – 2
(A. R. Jonsen, M. Siegler, S. Toulmin)
METODO CASISTICO
INDICAZIONI CLINICHE
PREFERENZE DEL PAZIENTE
CONTESTO
QUALITA’ DELLA VITA
1. Motivazione medica
Il primo criterio relativo ad ogni
problema etico in medicina
clinica è quello relativo alle
“INDICAZIONI PRO E
CONTRO UN ATTO MEDICO”
Sono queste indicazioni che
motivano le attività diagnostiche
e terapeutiche proprie della
medicina moderna
Principi di riferimento:
Beneficialità/Non maleficenza
1.1. Motivazione medica
Come l’intervento
medico può aiutare questa
persona?
“Curerò il malato
secondo la mia capacità,
giammai con la
prospettiva di arrecargli
danno o ingiustizia”
(Giuramento di
Ippocrate)
Strettamente collegata a
scopi, benefici e rischi
della medicina (vedi
documento C.N.B,
2001)
“Tendere nelle malattie
a due scopi, giovare o
non essere di danno (Le
epidemie, I, xi)
1.2. Motivazione medica
Nello specifico caso
assistenziale gli scopi della
medicina sono strettamente
legati alle preferenze della
persona
Tra diverse alternative possibili
è necessario richiedere alla
persona l’espressione delle
proprie preferenze
Quesiti etici
Che cosa stiamo cercando
di realizzare?
Il risultato previsto vale lo
sforzo?
I benefici (per chi?)
giustificano i rischi (per
chi?)
1.3. Motivazione medica
“La
medicina clinica come scienza
dell’incertezza e arte della probabilità” (William
OSLER)
Compito centrale del clinico è quello di ridurre
questa incertezza utilizzando le proprie capacità
per raccogliere i dati e, attraverso il
ragionamento clinico, identificare i problemi,
scegliere e attuare gli interventi (tra diverse
alternative possibili), e valutare i risultati ottenuti
1.4. Diversi termini
Direttive anticipate, Living will, Testamento biologico
Eutanasia attiva-passiva (Eubiosia?)
Cure, Mezzi, Interventi, Trattamenti (ordinari –
straordinari, proporzionati – sproporzionati, futili)
Accanimento – abbandono terapeutico
Appropriatezza delle cure
…
1.5. Mezzi ordinari
Speranza
di ottenere un ragionevole beneficio
(recupero salute, prevenire morte evitabile): Spes
salutis
Assenza di impossibilità fisica (o morale) per la loro
utilizzazione da parte dell’individuo: Quaedam
impossibilitas
Entrambe le condizioni devono essere presenti
(Francisco de Vitoria, XVI secolo)
1.6. Mezzi ordinari
Impossibilità
fisica
Impossibilità morale
Se presente uno di questi impedimenti il
mezzo “ordinario” diviene “straordinario”
(Domenico Soto, Domingo Bañez, XVI secolo)
1.7. Motivazione medica
Concetto di “FUTILITA’”
Secondo Oxford English Dictionary (’89)“incapace di
produrre qualsiasi risultato, che non soddisfa per niente
il fine desiderato per difetto intrinseco”
2.2 Preferenze del paziente
Occorre chiedersi?
la persona è mentalmente capace (e legalmente
competente)?
come (e da chi) viene valutata questa capacità?
in caso di incapacità si tratta di una perdita
temporanea o definitiva? Di quali capacità?
ci sono uno o piu’ tutori (minore)?
2.3 Preferenze del paziente
presupposti per poter esprimere le preferenze
comunicazione veritiera (contenuti in accordo con i
fatti)
completezza delle informazioni fornite
Motivazioni,
possibili opzioni, rischi e benefici
comprensione delle informazioni
terminologia, stato fisico ed emotivo
2.4 Preferenze del paziente
possibili “criticità”
siamo veramente certi che l’ammalato in tutte le
situazioni voglia sapere la verità?
quale ruolo per i familiari (facilitatori –
ostacolanti)?
se la persona non aderisce al piano terapeutico
previsto (impostato per il suo “bene”), perché lo fa?
come gestire il suo possibile rifiuto?
utilizzo del placebo
…
3. Qualità di vita
tutti gli interventi assistenziali hanno come fine ultimo
quello di “migliorare la qualità della vita delle persone
assistite”
le indicazioni mediche e le preferenze della persona
hanno come riferimento la qualità di vita della persona
Prima della malattia
Attesa con o senza quel determinato trattamento
3.1. Qualità di vita
quali indicatori per definire la qualità di vita di una
persona?
Limitata? Minima? Al di sotto del livello minimo?
da chi vengono stabiliti? Chi può definire se il livello di
qualità della mia vita è “migliorato, peggiorato,
invariato” dopo quel determinato intervento?
come considerare la “valutazione personale”
dell’individuo?
4. Fattori contestuali
Fanno riferimento ai
principi
EQUITA’
GIUSTIZIA
SOCIALITA’
SUSSIDIARITA’
4.1. Aspetti contestuali
Rispetto delle norme sulla privacy e segreto
professionale
Vincoli esterni
Interessi
familiari
Fattori organizzativi
Imposizioni (L.E.A. , iter diagnostico-terapeutici, …)
Consulenza etica?
Principi di Etica clinica
P. del “DUPLICE EFFETTO” (derivato da teologia
morale)
“E’ lecito commette/omettere un’azione che comporta un
effetto negativo se:
AZIONE PERSEGUITA E’ BUONA/NEUTRA
EFFETTO RICERCATO E’ BUONO
ASSENZA DI ALTERNATIVE
EFFETTO BUONO DEVE AVERE UN PESO
PROPORZIONALMENTE MAGGIORE
BIBLIOGRAFIA - 1
Cattorini,
P., Bioetica: Metodo ed elementi di base
per affrontare problemi clinici, ed. Masson,
Milano, II ed. aggiornata, 2000
Wojtyla, K., I fondamenti dell’ordine etico, CSEO
Biblioteca, Bologna, 1980
Lucas Lucas, R., Antropologia e problemi bioetici,
Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo (Mi), 2001
BIBLIOGRAFIA - 2
Peroni, A., Considerazioni sulla fondazione teoretica
della professione infermieristica, Medicina e morale, n.
2003/6, pp. 1213-1231
Singer, P., Scritti su una vita etica: le idee che hanno
messo in discussione la nostra morale, Gruppo editoriale
Il Saggiatore, Milano, 2004
Sgreccia, E., Manuale di Bioetica, Vol. I: fondamenti ed
etica biomedica, Ed. Vita e Pensiero, Milano, III ed, 1999